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Questi titoli di Stato sono poco conosciuti eppure oggi rendono più dei BOT

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Lorenzo Masini

I CCT sono titoli di Stato possono essere una scelta intelligente per i risparmiatori italiani. Hanno caratteristiche uniche e particolari nel panorama dei titoli governativi italiani e il loro rendimento oggi è molto interessante.

Se fossi un risparmiatore con poca o nessuna conoscenza finanziaria, potresti non aver mai sentito parlare dei Certificati di Credito del Tesoro (CCT). Oppure potresti averne sentito parlare ma non conoscere come funzionano e quali caratteristiche hanno questi titoli. In questo articolo, ti spiegheremo cosa sono i CCT, come funzionano e perché potrebbero rappresentare una buona opportunità di diversificazione dell’investimento in obbligazioni. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questi strumenti di investimento.

Questi titoli di Stato Come funzionano esattamente?

CCT è l’acronimo di Certificati di Credito del Tesoro. I CCT sono titoli di debito emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. In pratica, quando acquisti un CCT, stai prestando denaro allo Stato italiano. In cambio, ricevi interessi periodici e, alla scadenza, il capitale investito. I CCT sono considerati uno strumento di investimento a basso rischio, poiché sono garantiti dallo Stato stesso. Quindi, possiamo dire che hanno caratteristiche simili ai BOT o ai BTP. Ma in cosa si differenziano da questi ultimi?

I CCT offrono una cedola, che viene pagata periodicamente ogni semestre. Questa caratteristica li rende simili ai BTP, infatti anche i Buoni del Tesoro poliennali offrono una cedola semestrale. Al contrario, i BOT non offrono nessuna cedola e il guadagno per il risparmiatore è nella differenza tra prezzo di acquisto e vendita. Quindi il CCT paga una cedola semestrale come il BTP, ma a differenza di questo, la cedola è variabile.

Quanto rendono i CCT

I CCT hanno una durata che in genere è di 7 anni e la cedola semestrale è variabile, in quanto calcolata sul valore dell’Euribor a 6 mesi. Quindi la differenza fondamentale tra i CCT e BOT o BTP è che a scadenza non sai quanto sarà il rendimento. Infatti, questo dipenderà dall’andamento dei tassi di mercato, in particolare dell’Euribor a 6 mesi. Facciamo un esempio. Nel 2031 verrà rimborsato il CCT con codice Isin: IT0005554982. Questo CCT ha una cedola semestrale che viene calcolata sul valore dell’Euribor a 6 mesi con l’aggiunta di un ulteriore 1,15%. Al momento della scrittura dell’articolo questo CCT aveva un rendimento effettivo annuo a scadenza del 4,3%. Ma se nei prossimi anni i tassi dovessero salire o scendere, il rendimento a scadenza seguirà lo stesso andamento.

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