In questi giorni molti contribuenti sono impegnati a preparare l’Isee per accedere ai vari bonus. Guai a dimenticare il saldo sul conto corrente.
Lavorare molto, guadagnare poco, risparmiare il più possibile. È l’identikit di molte “formichine”, ovvero di tutti quei contribuenti che, prudentemente e diligentemente, vanno avanti a suon di rinunce e sacrifici per mettere da parte il gruzzolo necessario a realizzare un importante progetto di vita, o semplicemente per non trovarsi in difficoltà in caso di imprevisti. Paradossalmente, sono proprio costoro a rischiare di vedersi esclusi dai vari bonus, contributi, incentivi e agevolazioni attualmente a disposizione. Vediamo insieme perché.
![isee come cambia se aumentano soldi conto corrente](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/scontrino-calcolatrice-mano-matita-21.12.23-Lintellettualedissidente.it_.jpg)
Come molti già sapranno, per poter usufruire delle agevolazioni fiscali (e non solo) messe in campo dal governo a favore dei cittadini in condizioni economiche più svantaggiate è spesso necessario rispettare determinati parametri Isee.
Il punto è che nel calderone dei numeri che pesano sulla determinazione della situazione economica personale o familiare finiscono anche i risparmi faticosamente accumulati in banca. E così, ironia della sorte, la “formica” può facilmente essere sorpassata dalla “cicala”. Leggere per credere.
La variabile del conto corrente nel calcolo dell’Isee
Bisogna tener presente che tra i documenti fondamentali ai fini del rilascio dell’Isee c’è anche il saldo e la giacenza media di tutti i conti correnti intestati e cointestati ai componenti del nucleo familiare, riferiti a due anni prima della presentazione della Dsu. E cosa succede se tra un anno e l’altro c’è stato un aumento dei soldi sul conto corrente?
![isee come cambia se aumentano soldi conto corrente](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/calcolatrice-monete-euro-21.12.23-Lintellettualedissidente.it_.jpg)
Il Fisco legge quei numeri semplicemente come un miglioramento della situazione patrimoniale, il che si traduce in automatico in un innalzamento del valore Isee con tutte le conseguenze del caso: dall’abbassamento dell’Assegno Unico all’esclusione da una serie di agevolazioni riconosciute solo a chi ha un Isee molto basso. A questo punto, la domanda è: quanto aumenta l’indicatore al crescere dei risparmi?
Diciamo subito che i redditi hanno una maggiore incidenza rispetto ai patrimoni sia mobiliari che immobiliari (di questi ultimi si considera solo il 20%). Più nello specifico, la situazione patrimoniale viene calcolata con la seguente formula: Patrimonio immobiliare + Patrimonio mobiliare – 15.493,71 euro. Un aumento della giacenza sul conto corrente oltre la soglia dei 15.493,71 euro determina dunque un incremento del patrimonio mobiliare. Ciascuno si faccia i suoi conti e ne tragga le dovute conclusioni.