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Libro Magia e Tecnica, di cosa parla

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Vincenzo Colao

Federico Campagna è l’autore di un libro particolarmente interessante ovvero Magia e tecnica. Una sorta di trattato che mette a confronto due concetti che, apparentemente, sembrano escludersi l’un l’altro.

Cosa si riscontra nel libro Magia e Tecnica?

La struttura del libro Magia e Tecnica

Una cosa particolare che è possibile riscontrarvi al suo interno è la sua struttura a specchio che invita il lettore a calarsi nel contesto di chi si interroga continuamente sulla realtà che incontra.

Il presupposto appare, a prescindere, pur scavando a fondo nella realtà, non sia né sarai mai possibile, afferrarla completamente. Il linguaggio non può che scivolare sulla sua superficie e rivelarsi un piccone inadeguato per penetrarla fino in fondo. Campagna ha preso spunto dalle ipostasi dei neoplatonici e, utilizzando i suoi due temi principali, li mette a confronto attraverso questa tecnica particolarmente efficace.

Quando la propria percezione di separazione decade, è possibile affrontare un tentativo inedito, allora diventa davvero una opzione interessante quella di utilizzare quel fenomenale strumento che è la sensibilità per fare qualunque genere di speculazione e analisi, unendo concetti che sembrano differenti.

Il fatto che lo sembrino non esclude che, si scoprirà nel libro, non sia così.

Perché ogni campo di significato, o ogni concetto, può essere collegato (oltre che manifestare la sua interdipendenza) con un altro campo di significato.

Probabilmente una delle spinte che ha incoraggiato l’autore a scrivere questo libro è cercare di rintracciare un nuovo significato che possa calare nuovi occhi sulla nostra realtà odierna che, a partire da un vizio di pensiero, produce situazioni complesse. Per non dire, in alcuni casi, aberranti.

Spostandosi in un sistema di realtà differente, imparando ad adottare un approccio diverso, è possibile allora finalmente adottare uno sguardo che andrebbe ad eliminare, seduta stante, condizioni che, se la logica fosse tutto, sarebbero già state eliminate da molto tempo in virtù di essa.

L’esempio dei nazionalismi

Fa l’esempio dei nazionalismi. Un investimento sostanzialmente emotivo e illogico, non troppo diverso da un approccio totalmente basato su una credenza ed un dogma che si dà per scontato.

La magia e la scienza, secondo Campagna, non si escludono l’una con l’altra, anzi possono coesistere e, andando a studiare il mondo antico, il fulcro di entrambe generalmente si trovava alle medesime latitudini.

Il fine è quello di conservarle entrambe e dare loro modo di occuparsi, sostanzialmente, ognuna delle sue “faccende”, ognuna dei suoi ambiti di realtà. L’errore è quello di contrapporre come se la realtà fosse monodimensionale e si possa filtrare solo attraverso un unico concetto.

La realtà è composta da più livelli. Anche se a volte la nostra struttura non può farceli percepire tutti, soprattutto in contemporanea, essi esistono. Ci sono dei livelli della realtà che nemmeno possiamo sperimentare, pur coesistendo con noi. Credere che non esistano è una forma di limitazione, per non dire di ignoranza.

Andando a fare un paragone tra una visione o un concetto puramente linguistico, come la sicurezza, è un concetto appartenente ad un ambito metafisico e, per questo, ineffabile, ci si rende conto dei grandissimi limiti del nostro linguaggio che altro non serve che a catalogare ed è l’unica cosa in cui non fallisce.

La sicurezza tenta di conservare l’ordine delle cose, invano. E per farlo ha bisogno di catalogarle e fissarle.

Ed espellere tutto ciò che non è coerente col suo scopo. Mentre la salvezza, ad esempio, è un elemento ineffabile perché va al di là del significato, della descrizione, dell’opinione delle cose, gli basta percepirle.

Già per il fatto che quelle stesse cose esistono, queste cose sono già libere, al di fuori del tempo e dello spazio.

Tutto è modificabile quando si parte dall’ ineffabile

Punto di incontro tra misticismo e tecnicismo nel libro Magia e Tecnica

L’ineffabile è, dunque, per Campagna, il punto di incontro tra misticismo e tecnicismo.

L’ineffabile e il linguaggio riescono a essere tenuti assieme in alcuni sistemi sofisticati e perfetti, concetti come, ad esempio La trinità cristiana, lo Spirito Santo.

Laddove il Diavolo è, guarda caso, il separatista ovvero quella entità che tenta di separarli.

Attraverso alcuni meccanismi che dovrebbero essere rivisitati, l’Occidente è riuscito a costringere le persone a vedere se stesse come dei lavoratori e imprenditori perché la visione della sua realtà è possibile solo se questa realtà è utile, andando ad escludere progressivamente ed inequivocabilmente ogni forma di gratuità.

Se invece si diventa finalmente consapevoli dell’ineffabile non è più possibile escludere l’idea di quanto, invece, le istituzioni che si creano su questo presupposto puramente linguistico siano fittizie. È importante fare luce su questi meccanismi per cercare di scardinarli.

Se un sistema totalitario ti costringe da fuori hai più possibilità di trovare degli spazi, paradossalmente, anche al di là della coercizione che esercita su di te e contro di te.

Ma se il sistema totalitario ti entra dentro, a quel punto non puoi scappare da nessuna parte, nemmeno da te stesso, perché tu sei diventato quel sistema, a partire dal sistema di pensiero che il suo linguaggio ti ha installato dentro.

Il finale di questo libro, se abbracciamo le teorie dell’autore, ci aiuta a comprendere che siamo già salvati, semplicemente riusciremo ad esserne consapevoli solo una volta che siamo riusciti ad andare a sciogliere il dogma. Il dogma a volte è necessario perché il linguaggio crea delle coordinate al proprio sistema di realtà. E questo è importante all’uomo per poter vivere.

Ma questo deve essere solo uno strumento e non bisogna farlo diventare un fine.

Ogni persona, presa singolarmente, crea un suo sistema di pensiero.

Conclusioni alle quali arriva l’autore

In definitiva secondo l’autore grazie alla propria intelligenza, si creano delle limitazioni che sono del tutto possibili sebbene non siano naturali. E per funzionare, deve assolutamente passare attraverso questo tipo di meccanismo che però deve imparare a possedere e non a esserne posseduto.

Nessun sistema di realtà, dunque, si rivela vero: si rivela solamente possibile.

Un’altra persona può tranquillamente coesistere assieme alla prima, pur fondando il proprio sistema di realtà sul dogma opposto.

Ogni volta che siamo in grado di vedere il dogma che ci muove, ogni volta che andiamo a incorniciare i concetti coi nostri limiti, dobbiamo sapere che possiamo spostare questi limiti e modificare le cornici o investire nella creazione estetica di nuove cornici.

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