Uno scienziato è convinto che l’essere umano potrebbe vivere fino a 20 mila anni, ed è tutto vero. Perché lo dice?
La maggior parte degli esseri umani desidera vivere per tanto tempo. A volte non bastano neanche cento anni addirittura, per cui si aspira a scoprire un elisir di vita. Tuttavia non siamo ancora arrivati fino a questo punto: la scienza ha bisogno di più tempo. Un esperto, però, potrebbe aver trovato la soluzione che tutti quanti stanno cercando.
![Scienziato afferma che l'essere umano può vivere per 20 mila anni](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/09/laboratorio-scienza-3-05-09-2023-intellettualedissidente.it_.jpg)
Sembra che João Pedro de Magalhães, professore di biogerontologia molecolare, abbia trovato un modo per permettere all’essere umano di vivere fino a 20.000 anni. Per arrivare a questa conclusione ha studiato gli animali più longevi del mondo. In questo caso parliamo della balena artica, che vive sino a 200 anni, e della talpa senza pelo, con una durata massima di 30 anni. Ma qual è la correlazione tra questi due animali esattamente?
Vivere per 20.000 anni, l’incredibile teoria di uno scienziato: la sua tesi è fenomenale
Lo scienziato spiega che hanno la capacità di riparare il loro DNA. Ciò significa che se riuscisse a impiantare il gene della balena artica in un topo, forse riuscirebbe a permettergli di vivere più a lungo. Inoltre un altro gene magico è sicuramente il p53, che serve a eliminare le cellule tumorali. Ad averne in grandi quantità sono gli elefanti, e questo spiega come mai siano così tanto resistenti al cancro.
![Scienziato afferma che l'essere umano può vivere per 20 mila anni](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/09/laboratorio-scienza-05-09-2023-intellettualedissidente.it_.jpg)
Lo studioso afferma che non avremo presto una cura contro l’invecchiamento. L’inizio potrebbe esserci soltanto con una sostanza particolare, ossia la rapamicina. Grazie a questa sostanza si può estendere l’aspettativa di vita degli animali fino al 15%, e non è poco. In futuro è possibile che l’essere umano riuscirà a sviluppare dei farmaci per migliorare la propria longevità. Al momento non si hanno le conoscenze necessarie per arrivare a ottenere un simile risultato.
Si aspetta che gli scienziati saranno in grado di riprogrammare le cellule dell’essere umano. L’obiettivo sarà quello di modificare i geni dell’invecchiamento, invertendo il processo. Paragona il DNA ad un computer, il quale è composto da una serie di problemi hardware e software. La sfida è quella di decifrarli e poi di modificarli di conseguenza. Se queste falle venissero controllate potremmo vivere fino a 1.000 anni, per poi arrivare senza problemi a 20.000 anni.