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Giro d’Italia 2026 a Napoli, la scelta clamorosa: “dal rosa si passa all’azzurro”

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Salvatore Lavino

Quali sono le zone della città e della provincia che sono entrate di prepotenza all’interno del percorso studiato per il Giro d’Italia 2026. Davvero Napoli non poteva mancare.

Il Giro d’Italia 2026 fa ritorno a Napoli, che nel corso delle ultime edizioni ha ospitato spesso la grande Carovana in rosa. Si tratterà infatti della quinta volta di fila che il capoluogo della Campania accogliera i ciclisti di quella che è la più importante manifestazione su pedali del Paese. La edizione numero 109 passerà quindi anche in Campania, con Napoli che rappresenterà una delle mete di arrivo.

Il Giro d'Italia a Napoli con Castel dell'Ovo sullo sfondo
Giro d’Italia 2026 a Napoli, la scelta clamorosa: “dal rosa si passa all’azzurro” – lintellettualedissidente.it Foto Ansa

La tappa che condurrà il Giro d’Italia 2026 a Napoli partirà a Paestum, in provincia di Salerno, attraversando il bellissimo litorale della costiera amalfitana transitando per Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni. E si inoltrerà poi nell’entroterra vesuviano, percorrendo le strade dell’Agro Nolano fino poi ad arrivare a Napoli. E particolarmente significativo sarà il passaggio anche a Caivano, località che ha tanta voglia di riscatto e di miglioramento, dove tanti buoni sono sotto scatto di pochissimi marci.

Giro d’Italia 2026, quali aree saranno interessate a Napoli

A margine di un apposito evento di presentazione, è stato svelato che la corsa passerà – in maniera immancabile, ci sentiamo di dire – sul lungomare Caracciolo. Che già aveva fatto da teatro alla festa scudetto del Napoli il 26 maggio scorso. E c’è chi teme una concomitanza, perché potrebbe darsi che la compagine azzurra possa riuscire a conquistare ancora il Tricolore.

Castel dell'Ovo e ciclisti del Giro d'Italia
Giro d’Italia 2026, quali aree saranno interessate a Napoli – lintellettualedissidente.it Foto Ansa

Se così fosse, bisognerebbe fare delle opportune valutazioni sia di natura organizzativa che di ordine pubblico. Ma il Lungomare Caracciolo è un tratto di Napoli che veramente non può mancare. E poi si passerà per le strade di Posillipo fino a Coroglio e Bagnoli. Bagnoli che è in fermento per la Coppa America di vela nell’estate del 2027 e che ospiterà la Louis Vuitton Cup un anno prima, nella primavera del 2026.

Il passaggio sul Lungomare Caracciolo sarà la chiusura della tappa, con arrivo previsto a Castel dell’Ovo, costruzione ultra bimillenaria che ha accompagnato la storia della città. E che sorge sin dal I sec. a.C.

L’importanza di scegliere anche Caivano

Il percorso così stabilito ha il compito di valorizzare e di riqualificare le aree indicate e di mostrare le bellezze di cui Napoli è dotata, dal mare alla collina. Quella del Giro d’Italia è una vetrina molto importante, che prevede un collegamento in diretta da praticamente tutto il mondo, con tanti network presenti.

E come detto, la presenza di Caivano come area di passaggio è un premio nei confronti della comunità locale, che ha tanta voglia di fare parlare di sé per cose belle anziché per la presenza della malavita che arriva persino a minacciare i sacerdoti.

La palla ora passa alle istituzioni, che hanno il compito di fare in modo che tutti i lavori di preparazione e gli interventi necessari vadano per il meglio. Sui social molte persone hanno scherzato su rifermenti cromatici. Il rosa che caratterizza il Giro d’Italia ed il suo vincitore da sempre “cede il passo all’azzurro”, che è invece il coloro rappresentativo di Napoli.

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