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Eduard Limonov: le sue idee più importanti sulla guerra

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Vincenzo Colao

Uno degli uomini che potremmo considerare più rappresentativi del 900 Eduard Limonov, ha espresso diversi dei suoi pensieri sulla guerra. E di cose cose ne vide nella sua vita, tanto da poter adottare dei punti di vista che non possono essere messi di lato.

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Cosa pensava nello specifico sulla guerra

La prima cosa che dobbiamo dire per quanto riguarda le idee sulla guerra di Limonov è che lui è stato militante nello specifico negli anni 90. Infatti fu proprio in quegli anni che  decide di sostenere i serbi e bosniaci nella guerra civile Jugoslavia, combattendo al fianco di una scuola di cecchini.

Molto famose le immagini della BBC nelle quali si intravedeva proprio Eduard Limonov, insieme all’ex Presidente della Repubblica serba di Bosnia Erzegovina ,che era stata accusato di genocidio contro i musulmani bosniaci assieme ad Arkan e quindi di crimini di guerra.

 Inoltre inizialmente era alleato di un nazionalista  e cioè Vladimir Zirinovskij. Per poi essere nominato ministro della sicurezza di un governo creato nel 1992, dal quale poi prese le distanze spiegandolo bene in un libro pubblicato successivamente.

 Consideriamo che ha sempre avuto problemi con le autorità, visto che il suo giornale è sempre stato preso di mira così come il suo partito dichiarato fuorilegge nel 2007. Per quanto riguarda la sua militanza, ricordiamo anche che aveva deciso a un certo punto di simpatizzare con la Transinistra nella lotta contro la Moldavia, sostenendo al contempo la posizione della Russia nella Guerra dell’Ucraina orientale.

Un altro momento difficile nella sua vita e nella sua militanza arriva nel 2001 quando viene arrestato con l’accusa di cospirazione contro l’ordine costituzionale, ma anche traffico di armi e terrorismo.

 Infatti il governo Russo, prendendo spunto da un articolo su Eduard Limonov lo accusa di stare organizzando una rivolta nell’esercito per invadere il Kazakistan.

Il tribunale decide poi di condannarlo a quattro anni di carcere per l’acquisto di armi, però lo assolve al contempo per altre accuse.  Eduard Limonov sconta due anni di prigionia prima di essere rilasciato per buona condotta. E durante la prigionia scrive molti libri studiando la lingua

Orientamento politico di  Eduard Limonov

 Le idee sulla guerra di limonov sono ovviamente collegate con il suo orientamento politico, che è legato alla fondazione del partito nazionale del bolscevico.  Per quanto riguarda l’ideologia di quest’ultimo diciamo che credeva in uno stato al cui interno ci dovevano essere russi Europa ,così come Asia centrale. Però tutti dovevano essere sotto il dominio Russo.

Ricordiamo che si tratta di movimento che non è mai stato riconosciuto come un partito politico ufficialmente, però si è molto impegnato per protestare contro il governo di Putin.

Successivamente viene messo fuori legge e molti dei fondatori si spostano nel partito l’altra Russia. Il partito che viene fondato si ispira alle teorie di Dugin ,che sosteneva che bisognava salvare una parte dell’eredità bolscevica Sovietica .

Eduard Limonov prendeva spunto per le sue idee sulla guerra e sulla politica da tanti personaggi. Però amava in particolare Stalin nonchè Giulio Sevola, almeno secondo la descrizione che ne dà il famoso scrittore francese Emmanuel carriere che afferma che i  miti dello scrittore spaziano fino a Benito Mussolini.

 In generale comunque il suo partito ha sempre negato accuse di antisemitismo e razzismo ma più che altro ha voluto celebrare lo stalinismo come se fosse un simbolo di patriottismo, senza però volerne ricreare l’aspetto totalitario,nel senso che invece si voleva posizionare su un’idea di socialismo che non era né fascista e né comunista, ma nazionale 

Conclusioni

Per Eduard Limonov, ideatore del libro Zona industriale, in pratica e in definitiva avere delle idee sulla guerra significava anche avere chiaro in testa un orientamento politico ben definito

 

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