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Cuore di cristallo: tutto su Giuliano Macca

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Vincenzo Colao

Cuore di Cristallo è una mostra dedicata alle opere di un artista trentacinquenne siciliano, Giuliano Macca.

Movimento creato da Giuliano Macca

L’obiettivo di questo artista siciliano

Questo artista è l’ideatore di un movimento che lui stesso ha chiamato Stradismo, che fa eco alla cruda vita da strada. Come tanti artisti, anche Macca cerca di andare a dare un ritratto fedele dei tempi in cui viviamo, chiaramente esaminati attentamente dal filtro della sua sensibilità.

Stiamo parlando dunque di arte contemporanea, che per l’ennesima volta indugia sulle espressioni e sui volti delle persone che hanno un’estrema necessità di essere riconosciute, viste, tenute in conto.

In un epoca dove le persone esprimono il loro narcisismo attraverso lo strumento del “selfie” dove cercano di emergere in una società schiacciantemente omologante, dove si rintraccia il vero volto di un uomo?

Ci sono dei momenti in cui le persone riescono ad esprimere la loro autenticità e la loro vitalità che sfugge anche a se stessi, ma sono momenti difficili da cogliere.

È quello che, invece, si propone l’artista.

Le persone non devono necessariamente essere belle, visualizzarsi composte ma, ad oggi, forse si rivelano più autentiche nella loro frammentazione, nel buio più totale dove a brillare rimane solo quella scintilla di anima che è sfuggita all’appiattimento contemporaneo.

Non può essere un autoscatto dove si rimane fermi, immobili, dove si è consapevoli che qualcuno ci guarderà a dare un’idea di noi. Può farlo solo quel movimento che noi stessi non percepiamo di compiere, quel movimento che ricorda il fatto che siamo vivi.

È il movimento che ci definisce, perché non è mai uguale a quello di un altro, perché può dare indicazioni rispetto verso cosa ci muoviamo e può anche essere la testimonianza che effettivamente, aldilà di tutto, continuiamo ad essere degli umani senzienti.

Qualche notizia in più sull’artista Giuliano Macca

La sua concezione dell’arte

L’artista è come se scrutasse all’interno di volti che apparentemente possono sembrare tutte uguali e che apparentemente forse vogliono sembrare tutti uguali, ma che conservano delle tracce di autenticità, che emanano delle energie capaci di evocare molto di più di quanto si pensi.

Non dove siamo uguali, ma dove siamo diversi, con dettaglio nascosto e apparentemente invisibile.

Si coglie una sensualità latente che sfugge all’apparenza mortifera.

Giuliano Macca utilizza tantissimi materiali differenti e sperimenta diverse tecniche utili ad arrivare alla fine che si propone. Realizzare dei ritratti che non siano solo dei ritratti fisici ed estetici, perché non è quello che rende diversi da persone.

Gli esseri umani si riconoscono soprattutto da come reagiscono all’intimità, andando a rilevare quello che tentano di nascondere, i vissuti emozionali che sono molto più forti di qualche tratto del volto. Non è così semplice riuscire ad afferrare ciò che è un uomo e l’artista lo dimostra andando a creare delle immagini moltiplicate, sovrapposte.

Da questi ritratti le persone sembrano sempre incredibilmente sole con se stessa, fragili ma ricche di sentimento e da qui il titolo della mostra, scelta dall’artista stesso, Cuori di cristallo.

Essendo Giuliano Macca un artista emergente è possibile che in tanti devono ancora imparare ad apprezzare il suo contributo all’arte contemporanea.

Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Roma e da quel momento in poi ha cominciato a applicarsi, possiamo dire, utilizzando gli strumenti dell’artista, per conoscere se stesso studiando l’animo umano.

La sua ricerca, ma anche la sua esplorazione, attraversa diversi gradi di sperimentazione dal punto di vista artistico.

Quando parla di sé si definisce un romantico, un sognatore, ed è per questo che ha definito il suo stile come Stradismo, nel tentativo di andare a recuperare una sorta di romanticismo.

Ritratti esposti nella mostra Cuore di Cristallo

I suoi ritratti, esposti nell’ambito della mostra personale Cuore di Cristallo, a loro volta sono l’ennesimo tributo a questa ricerca incessante, a questo tentativo di recupero di quella parte di passato che non è più rintracciabile nel presente. Questo vale anche per le tecniche artistiche di recupero, sfrutta nel tentativo di padroneggiarle per poi decidere se sono ancora valide allo scopo o meno.

Creare è l’atto rivoluzionario per eccellenza ed è il frutto di una sorta di rivoluzione personale, dove a vincere e la necessità comunque di andare a esprimere qualcosa.

L’artista a quel punto può essere considerato come una sorta di partoriente, che non può scegliere se partorire o meno, perché il parto diviene una vera e propria esigenza di tirare fuori da sé ciò che è dentro di sé.

Le sue figure si mostrano in un qualche modo rivestite, perché il romanticismo le vela di quel sentimento che sembra mancare nella contemporaneità, dove l’uomo moderno ha bisogno di andare ad esibire per ostentare una forza che in realtà non possiede perché il suo cuore, appunto, è di cristallo ed è fragile dietro tutta quell’apparenza solida.

Nella maggior parte dei casi ad essere rappresentate sono le donne che non di rado affascinano gli artisti.

Per Giuliano Macca, in particolare, le donne sono coloro che riescono a smorzare la sofferenza, forse a causa del fatto che per il gentil sesso diventa un’abitudine di vita.

Questo artista manifesta un’indole riflessiva, una capacità di soffermarsi su quel dettaglio che probabilmente cerca di andare ad esprimere molto di più, come una sorta di eco evocativo.

Anche l’atto stesso di realizzare la sua opera è un atto più che altro istintivo, dato dalle sensazioni del momento.

Considerazioni finali sull’arte di Giuliano Macca

Dall’immaginazione alla realizzazione arriva facendosi guidare dalla sensazione che, appunto, alla facoltà di andare a cambiare all’ultimo secondo il pensiero originario.

Per quanto riguarda i colori sicuramente le sue preferenze sono per le diverse gradazioni di rosso, soprattutto nella tonalità più terrosa.

Mai come in questa mostra si può andare a fare una specifica ricerca: quella che è inerente al recupero della sensibilità, che faccia il paio con la sensibilità dell’artista stesso.

In tanti pensano che oggi sia difficile fare un percorso tale da riuscire ad emergere nel mondo dell’arte, eppure le carte che si gioca questo artista sembrano deporre a suo favore: una sensibilità importante, il desiderio di farlo emergere senza vergogna, la volontà di esprimere la sua arte anche in maniera piuttosto contemporanea. Ad esempio, utilizzando Instagram per mostrarsi e per mostrare le sue opere.

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