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Ucraina, la bandiera bianca è vicina

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Gianluca Merla

La controffensiva di Kiev si è ufficialmente fermata e ora la Russia potrebbe addirittura scagliare il colpo decisivo

La guerra tra Ucraina e Russia sembra essere arrivata ad una fase di stallo. Mentre una nuova guerra sta per nascere sul fronte Mediorientale, quella in Europa potrebbe essersi fermata.

Ucraina, la bandiera bianca è vicina
È il momento più difficile per il presidente Zelensky (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ma non è detto che non si tratti della calma prima dello scatenarsi della tempesta. Perché con il recente fallimento della controffensiva di Kiev, la Russia potrebbe scagliare il suo colpo di grazia e far alzare bandiera bianca in Ucraina. Per Zelensky, infatti, non stanno arrivando delle buone notizie e questo potrebbe essere un pericoloso segnale.

L’ammissione del generale

Ad inizio della primavera l’esercito ucraino aveva annunciato un’imminente controffensiva per poter riconquistare gran parte dei territori perduti (c’è chi parlava addirittura della Crimea). Tuttavia, l’avanzata di Kiev per recuperare i propri territori perduti si è fermata dopo pochissimi metri a causa delle difese dell’esercito russo, che ha rallentato fino a fermare gli uomini di Kiev. L’avanzata si è ufficialmente fermata e a decretarlo non è solo “Generale Inverno”, che porta fango e piogge, le quali rendono impossibile avanzare per fanteria e carri armati. A decretare la fine dell’operazione è lo stesso generale ucraino Valerii Zaluzhnyi.

Ucraina, la bandiera bianca è vicina
L’intervista del generale dell’esercito ucraino parla di una situazione di stallo (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

In un’intervista rilasciata dal generale a The Economist, Zaluzhnyi afferma che in questo momento sul campo di battaglia vi è di fatto una situazione di stallo. A determinare le difficoltà di avanzare da parte dell’esercito ucraino vi è soprattutto l’incredibile numero di mine posizionate dai russi per potersi difendere. Secondo il generale, le operazioni di sminamento sono uno dei fattor i cruciali a cui dover fare attenzione prima di poter davvero recuperare i territori persi a seguito dell’invasione russa. A rendere ancora più difficile le operazioni di combattimento, riferisce il generale, vi è il jamming, ovvero il disturbo diffuso alle comunicazioni radio. Questo vale per entrambi gli schieramenti, ma la Russia ha dalla sua il numero enorme di soldati, considerati dallo zar tranquillamente sacrificabili.

L’intervista non è stata molto gradita al presidente Zelensky. Le parole del generale Zaluzhnyi, la più alta carica militare attualmente presente ora in Ucraina, potrebbero aver colpito non poco l’umore degli ucraini, fino a qui sempre molto alto dall’inizio della guerra. C’è da dire che la situazione di stallo in cui i due eserciti si trovano ora pare essere accompagnata da una sempre minore volontà da parte dell’Occidente di voler dare una mano all’ucraina, sia in termini militari che economici.

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