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Liberati gli ostaggi, ma sono altri

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Gianluca Merla

Operazione delle forze speciali israeliane avvenuta con successo: liberati molti ostaggi. Ma non sono i civili portati a Gaza

Continuano le operazioni dell’esercito israeliano per stanare le milizie di Hamas e tentare di portare in patria le persone rapite dai terroristi.

Ostaggi liberati
Liberati alcuni ostaggi, ma non sono quelli portati a Gaza (Ansa) – L’intellettualedisisdente.it

Intanto le forze speciali di Tel Aviv pubblicano un video in cui si vedono le immagini di una recente operazione condotta per liberare alcuni ostaggi di Hamas. Il video ha fatto subito il giro del mondo e racconta la tensione che si sta vivendo attualmente al confine israeliano con la Striscia di Gaza. Ma c’è ancora apprensione per gli ostaggi portati via da Hamas.

Hamas si prepara all’attacco

Tra gli elementi che più di tutti preoccupano non solo gli ambasciatori occidentali di tutto il mondo, ma anche i generali delle forze armate israeliane vi è quello degli ostaggi. Secondo le ultime informazioni attualmente a nostra disposizione, Hamas avrebbe circa 100 ostaggi israeliani, ma i numeri potrebbero essere molto più alti. L’attuale confusione presente nel Paese e la poca chiarezza sulla situazione dei villaggi vicino al confine fanno pensare che il numero possa essere molto più alto. Proprio per questo, mentre l’esercito si prepara all’invasione di Gaza, si cerca di capire dove siano gli ostaggi e come liberarli.

A poche ore dall’ingresso dei carri armati israeliani all’interno della Striscia di Gaza, le forze speciali dell’esercito israeliano hanno pubblicato un video che mostra le immagini di un’operazione avvenuta il 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas in Israele. Nel video si vedono le unità d’élite della Flotilla 13 in azione riprendere il controllo della postazione militare di Sufa, al confine con la Striscia. In quel frangente le forze israeliane hanno liberato circa 250 ostaggi, uccidendo circa 60 milizie di Hamas. Tra gli ostaggi liberati molti erano soldati già presenti nelle postazioni e nessuno di questi fa parte degli ostaggi portati da Hamas a Gaza.

La preoccupazione è enorme per la vita degli israeliani – alcuni con doppia cittadinanza europea – ostaggi delle milizie di Hamas. Il gruppo terroristico avrebbe intenzione di usarli sia come merce per un riscatto che come scudi umani. Le bombe di Israele potrebbero infatti colpire le postazioni dove sono stati nascosti i prigionieri e l’annuncio della loro morte potrebbe avere un risvolto politico interno devastante per Netanyahu. Intanto la Striscia è circondata dalle forze israeliane e su Gaza continuano a piovere bombe e razzi. Hamas si prepara all’attacco, ma la sorte degli ostaggi rimane appesa ad un filo.

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