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17 ore con Hamas, salvata dal tè

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Gianluca Merla

L’incredibile racconto di una donna che ha rischiato la morte durante l’attacco di Hamas, ma che si è salvata con tè e biscotti

L’attacco era iniziato e ha colto tutti di sorpresa. Le immagini girate dalla polizia israeliana nelle ore successive ha mostrato il massacro compiuto dai terroristi e le vittime, oltre agli ostaggi, di questo blitz riuscito.

17 ore con Hamas
Ha passato 17 ore di prigionia con i miliziani di Hamas (ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ma c’è una persona che può raccontare la propria esperienza durante quelle ore di buio totale. Una donna che è stata in ostaggio per 17 ore in mano alle truppe di Hamas ed è riuscita a salvarsi grazie a tè e biscotti.

Tè e biscotti offerti ai suoi rapitori

Fa tenerezza Rachel Edri, una donna israeliana di 42 anni, madre di tre figli e nonna. Lavorava alla mensa della base militare di Tze’elim e forse il suo lavoro e il suo essere una parte fondamentale della sua famiglia le ha salvato la vita. Sì perché Rachel era tra coloro che quel maledetto 7 ottobre hanno avuto a che fare con le milizie di Hamas. Durante il sanguinoso attacco delle truppe terroriste, infatti, anche la sua casa a Ofakim è stata presa di mira dai miliziani.

17 ore con Hamas
La donna ha offerto del tè ai terroristi per stemperare la tensione (ansa) – L’intelletualedissidente.it

La donna quel giorno non lavorava: era un sabato di festa e stava per uscire e andare a comprare una torta per il 68esimo compleanno di suo marito. Ma non ha fatto in tempo ad uscire di casa che i miliziani di Hamas hanno assaltato la casa della donna entrando dalla finestra. Rachel racconta che gridavano tutti “martiri, martiri!” e che hanno iniziato a puntare contro di loro i fucili, minacciando lei e il marito, David di non muoversi. I due hanno deciso di obbedire ai loro ordini e di non provare a scappare. Intanto i miliziani rovistavano gli armadi e i cassetti, trovando poi le uniformi della polizia dei figli di Rachel. Dopo aver mentito, dicendo che i figli erano in America, Rachel ha deciso di sciogliere la tensione e non restare immobile.

“Mi ricordi mia madre” le avrebbe detto uno dei terroristi, così la donna ne ha approfittato ha detto loro che se volevano poteva prendersi cura di loro in quel frangente. Così l’idea di offrire loro tè e biscotti. Qualche ora prima, infatti, Rachel aveva realizzato dei dolcetti marocchini che aveva preparato per lo Yom Kippur. “Portali” avrebbero detto loro, così, racconta Rachel, ha cercato un po’ di “corromperli”, ma anche di seguire la sua natura di madre e nonna. Un gesto che probabilmente ha salvato la vita della coppia visto che, 17 ore dopo, la polizia israeliana è intervenuta uccidendo il commando e liberando Rachel e David.

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