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Meloni al Congresso CGIL per la riforma fiscale, montano le polemiche: la situazione

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Claudio Agave

Alle ore 12:00 di oggi il Premier Giorgia Meloni interverrà su un palco che teoricamente non avrebbe mai potuto vederla protagonista, ovvero quello del Congresso della CGIL. Il congresso – dal titolo “il lavoro crea il futuro” – vedrà il Presidente del Consiglio e Leader di Fratelli d’Italia intervenire nonostante la potenziale grossa distanza elettorale rispetto al pubblico. A invitare Meloni è stato proprio il segretario generale Maurizio Landini, il quale ha giustificato la sua decisione spiegando come ci sia necessità e bisogno di fare risposte alle persone. Lo scontro tra il Governo e i sindacati però già impazza su una riforma fiscale che la Meloni ha giudicato come epocale ma che lascia enormemente perplessi sia la sinistra che, per l’appunto, i sindacati stessi.

Che cosa prevede il nuovo provvedimento fiscale

Di fatto il provvedimento che vorrebbe prendere il Governo prevederebbe una nuova Irpef con tre aliquote oltre che l’Iva azzerata però i beni di prima necessità. Inoltre ci sarebbe lo stop alle comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre, così come pur esanzioni attenuate per quei contribuenti che si ritrovano per qualche maniera impossibilitati al pagamento delle tasse, così come le imprese che decidessero di collaborare.

Ovviamente la visione della riforma è molto polarizzante. Il centrodestra infatti spiega come si tratti di una base per cambiare il sistema e imporre una riduzione delle tasse. Per la Meloni in particolare questo provvedimento è una vera e propria svolta per il Paese ed è stata definita “una rivoluzione attesa da 50 anni”. L’obiettivo primario della riforma sarebbe, almeno in teoria, quello di instaurare un rapporto migliore tra contribuenti e amministrazione finanziaria.

D’altro canto, però, le opposizioni e i sindacati la vedono diversamente e ritengono che questa riforma sia solo ricca di condoni e di favori ai più ricchi. Lo stesso Landini ha spiegato: “Mi sono rotto le scatole, non ci sto più a pagare le tasse anche a quelli che non le pagano, quando potrebbero pagare pure le mie”. Oggi alle 12:00, quindi, il Congresso CGIL di Rimini potrebbe dare indicazioni molto nette in tal senso. Qualora la riforma passasse davvero, il centrosinistra e i sindacati sono pronti a scendere in piazza.

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