Acquisti il pesto già pronto? Ottima scelta ma fa attenzione a determinati fattori prima di metterlo nel carrello. Gli esperti ci spiegano come sceglierne uno di buona qualità.
La lotta tra pesto fresco e pesto pronto si risolve in meno di due minuti: chi ha tempo e abilità può anche mettersi a fare il pesto fresco ogni giorno. Chi vive sempre di corsa tra lavoro, casa e famiglia ricorre spesso al pesto pronto del barattolo, quello che si trova al supermercato.

Non è la fine del mondo se condiamo la pasta o gli gnocchi con il pesto pronto: farlo a casa, in ogni caso, richiede tempo, tempo che non tutti abbiamo. Inoltre in commercio ci sono ormai dei pesti pronti davvero ottimi: gustosi e con gli ingredienti giusti. Pesti che, insomma, non hanno nulla da invidiare a quello artigianale.
Il punto è uno: saper distinguere un pesto pronto di buona qualità da un prodotto che, invece, sarebbe meglio lasciare sullo scaffale. Oltre al gusto finale – che è la prova del nove ovviamente – bisogna tenere conto anche degli ingredienti che vengono utilizzati. Ma come si fa a riconoscere un buon pesto? Gli esperti ci svelano i loro segreti: è uno, soprattutto, l’ingrediente che fa la differenza.
Pesto pronto del supermercato: ecco che cosa devi controllare
Il pesto è una salsa antichissima nata a Genova ed era la salsa che si portavano i marinai sulle navi durante i loro lunghi viaggi. Infatti, a differenza di altri condimenti, il pesto si conserva piuttosto a lungo. Ma come riconoscere un pesto di buona qualità? Ecco che cosa dobbiamo controllare.

Ben pochi di noi, al giorno d’oggi, hanno il tempo di mettersi a preparare il pesto in casa. La preparazione non è lunghissima ma occorre munirsi di parecchi ingredienti. Dunque via libera al pesto pronto del supermercato: pratico, veloce e, in molti casi, buonissimo. Ma come riconoscere un pesto buono da uno che è meglio lasciare lì dove è? Tutto sta negli ingredienti che vengono usati. Infatti gli ingredienti incidono non solo sulla salubrità ma anche sul gusto finale.
Gli ingredienti del vero pesto alla genovese sono: basilico Dop (il migliore è quello di Pra, un piccolo quartiere a circa 15 km dal centro di Genova), pinoli, aglio, olio extra vergine di oliva, Parmigiano Reggiano Dop, Fiore sardo, sale. Il Fiore Sardo è l’unico ingrediente che può anche essere omesso mentre tutti gli altri sono obbligatori. Dunque per prima cosa occorre leggere con attenzione che nell’etichetta siano presenti tutti questi ingredienti. Il basilico deve avere la Dop – Denominazione di Origine Protetta – e deve essere il primo ingrediente in lista.

L’olio deve essere sempre e solo extra vergine di oliva e, fondamentale, la percentuale non deve essere inferiore al 10%. Infatti se la percentuale dell’olio è più bassa significa che sono stati usati anche oli di semi e, quindi, non è un buon pesto alla genovese. Infine passiamo ad uno degli ingredienti più importanti che fa la vera differenza: i pinoli. Nel pesto sono l’unica frutta secca ammessa. Sono un frutto pregiato e molto costoso e conferiscono alla salsa un sapore unico. Se trovi anacardi o noci o mandorle allora quello non è un buon prodotto.
