Novembre e dicembre sono i mesi giusti per fare scorta di olio nuovo. Ma sarà meglio prendere un filtrato o un non filtrato? Scopriamo cosa dicono gli esperti.
La cucina italiana – recentemente riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale – non sarebbe la stessa senza il suo “oro”: l’olio extra vergine di oliva. Si tratta di un alimento non solo delizioso e che migliora il sapore di ogni pietanza ma di un vero e proprio nutraceutico.

Nutraceutici sono quei cibi che hanno proprietà fondamentali e che giocano un ruolo determinante per la nostra salute. L’olio extra vergine di oliva ne fa parte in virtù delle vitamine, dei grassi e delle sostanze antiossidanti che contiene. E’ un autentico toccasana specialmente per il nostro cuore.
Novembre e dicembre sono i mesi dell’olio nuovo che arriva sugli scaffali dei nostri supermercati. Accanto ai classici oli filtrati, da qualche tempo, vanno molto di moda anche quelli non filtrati, dall’aspetto “torbido”. Ma ci saranno differenze rilevanti tra l’uno e l’altro? Quale sarà meglio acquistare in termini sia di gusto che di salute?
Olio extra vergine: la differenza fondamentale tra filtrato e non filtrato
Ti sei mai chiesta quale differenza ci sia tra un olio filtrato e uno non filtrato? Prima di fare scorta per l’anno nuovo, è bene sapere cosa dicono gli esperti e qual è il migliore in termini di gusto e di salute.

La maggior parte di noi acquista l’olio al supermercato e, di questi tempi, ci si basa soprattutto sul prezzo. Una differenza, però, salta subito all’occhio: alcuni oli sono limpidi e di un color giallo oro mentre altri sono torbidi. Questi ultimi sono gli oli non filtrati. Sia l’olio filtrato che quello non filtrato derivano da olive che vengono spremute a freddo. La vera differenza sta in un passaggio finale del processo produttivo: l’olio grezzo non viene sottoposto al processo di filtrazione e, quindi, conserva alcune particelle della polpa o della buccia delle olive.
In termini di gusto cambia moltissimo: l’olio filtrato ha un sapore più leggero e delicato, quello non filtrato ha un gusto più intenso e deciso ma meno stabile e, con il passare del tempo, potrebbe diventare un po’ amarognolo. Per questo l’olio filtrato è molto più versatile in cucina e possiamo usarlo anche per friggere o all’interno dei dolci; l’olio grezzo, invece, è particolarmente indicato a crudo per dare una spinta in più alle verdure o al pesce.
Cambia anche la conservazione: l’olio non filtrato può durare fino a 18 mesi mentre quello non filtrato – in cui sono presenti parti organiche dell’oliva – si conserva per non più di 3 mesi. In termini nutrizionali e di salute cambia qualcosa? Assolutamente no: sono entrambi prodotti eccellenti per la salute. Dunque scegliere uno o l’altro dipende, più che altro, dal gusto personale e dall’uso che vogliamo farne.
