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Quella volta in cui Vittorio Emanuele uccise un uomo

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Maria Vittoria Ciocci

Debutta su Netflix Il Principe, dedicato all’ultimo erede al trono italiano: Vittorio Emanuele, responsabile di aver ucciso un uomo.

Una storia che parla di omissioni, inganni e manipolazioni mediatiche quella di Vittorio Emanuele di Savoia, ultimo erede al trono italiano. La battaglia legale persiste tutt’oggi, legata al vano tentativo di Birgit Hamer di vendicare la morte del fratello Dirk. Il diciannovenne tedesco morì l’8 dicembre 1978, a causa di un fatale colpo di fucile alla gamba. Il proiettile proveniva dall’arma del primogenito di Umberto II, esiliato oltreconfine in seguito al referendum popolare italiano che sancì – il 2 giugno 1946 – la fine della monarchia e la nascita della Repubblica.

Quella volta in cui Vittorio Emanuele uccise un uomo
Quella volta in cui Vittorio Emanuele uccise un uomo – credit: screenshot YouTube – lintellettualedissidente.it

Vittorio Emanuele di Savoia venne sradicato dalla sua terra d’origine nel 1948, in seguito all’entrata in vigore della nostra Costituzione. I sovrani si trasferirono dunque in Svizzera, dove stabilirono ufficialmente la loro residenza. Una volta raggiunta la maggiore età ed in seguito al matrimonio con Maria Doria, l’ultimo erede al trono decise di acquistare una lussuosa villa in Corsica, unica località dalla quale riusciva – sebbene in lontananza – a scorgere l’irraggiungibile Italia. E’ proprio qui che si consumò lo scandalo che travolse la sua famiglia e che minò inevitabilmente la sua reputazione.

Dirk Hamer, il turista tedesco ucciso da Vittorio Emanuele di Savoia

Il 17 agosto 1978 tre imbarcazioni lussuose si incontrarono al largo dell’Isola di Cavallo: lo yacht di Vittorio Emanuele di Savoia, il Mapagia – sul quale soggiornavano Dirk Hamer e qualche amico ed infine il Coke di Nicky Pende. Nonostante vent’anni di azioni legali, tutt’oggi le dinamiche della tragedia non risultano del tutto chiare. Sembra che gli ospiti della terza imbarcazione usufruirono dello Zodiac, il gommone del Principe, per raggiungere la costa. Quest’ultimo avrebbe poi chiesto spiegazioni ai proprietari del Coke, presentandosi al dibattito con la sua carabina. Quella che doveva essere una semplice presa di posizione, è poi degenerata nell’escalation che condurrà alla morte di Dirk.

Vittorio Emanuele uccise un turista tedesco
Vittorio Emanuele uccise un turista tedesco – credit: screenshot YouTube – lintellettualedissidente.it

Vittorio Emanuele sparò un colpo per intimorire Pende (questa la sua versione dei fatti), quest’ultimo si gettò dunque sull’erede al trono per disarmarlo. A quel punto partì involontariamente il secondo colpo di fucile. Il proiettile raggiunse la gamba del giovane Dirk, disteso beatamente sull’imbarcazione vicina e lesionò l’arteria femorale del 19enne. Quest’ultimo verrà quindi trasportato prima all’ospedale di Ajaccio e poi a Marsiglia. Si spegnerà lentamente in Germania l’8 dicembre 1978.

Vittorio Emanuele viene assolto, Birgit Hamer prosegue con la battaglia legale

L’ultimo erede al trono verrà arrestato dalle autorità francesi e condotto a processo. Il legale di Vittorio Emanuele di Savoia proporrà al giudice una serie di dettagli a favore dell’imputato: in primo luogo, sembra che il proiettile estratto dalla gamba di Hamer non corrispondesse a quelli utilizzati dal Principe per la sua carabina; in secondo luogo, l’avvocato farà riferimento all’impossibilità di ricostruire chiaramente le dinamiche dell’accaduto, a causa dello smantellamento repentino dell’imbarcazione ove la tragedia si consumò. Vittorio Emanuele venne così prosciolto dalle accuse di omicidio nel 1991 e condannato a soli 6 mesi di carcere per l’utilizzo improprio della sua arma da fuoco.

Vittorio Emanuele assolto
Vittorio Emanuele assolto, prosegue la battaglia di Birgit Hamer – credit: screenshot YouTube – lintellettualedissidente.it

Quanto accaduto nell’estate del 1978 tornerà a conquistare le prime pagine dei settimanali nel giugno del 2006, quando l’erede al trono si lascerà andare ingenuamente a delle dichiarazioni particolarmente ambigue. Vittorio Emanuele si trovava in custodia presso il carcere di Potenza, in seguito ad un’ulteriore vicenda giudiziaria: “Anche se avevo torto, devo dire che li ho fregati” – le parole del Principe – “E’ davvero eccezionale: venti testimoni e si sono affacciate tante di quelle personalità importanti”. Nel video, divenuto in breve tempo virale, il diretto interessato chiarisce definitivamente la dinamica dei fatti: “Ho sparato un colpo così e un colpo in giù […] e ha preso la sua gamba”. Questa un’evidente ammissione di colpa.

Birgit Hamer tenterà il tutto per tutto per ottenere il video completo, tuttavia l’intercettazione verrà ridimensionata come un prodotto estrapolato e manipolato in post-produzione. La sorella di Dirk racconterà la vicenda nel libro Delitto senza castigo, per poi essere denunciata da Vittorio Emanuele per diffamazione. Le accuse vennero respinte nel 2017 e il Principe venne condannato a due anni di carcere per calunnia ai danni di Birgit.

Il documentario disponibile su Netflix, scritto e diretto da Beatrice Borromeo Casiraghi, racconta proprio la storia di Vittorio Emanuele di Savoia e della tragedia che contemplò la morte prematura di Dirk Hamer. Il prodotto, suddiviso in tre episodi, raccoglie le testimonianze della sorella della vittima e vede l’intervento del diretto interessato, sostenuto dal figlio Emanuele Filiberto.

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