Le cose che l’Agenzia delle Entrate controlla
Ormai è chiaro che il sistema fiscale italiano è un sistema che tiene il contribuente sotto stretto controllo. Ciò che prima era difficile da mettere in pratica, perché non esistevano tecnologie e strumenti adatti a consentire al Fisco di controllare un contribuente, oggi è molto più semplice.
Tanto è vero che c’è chi sostiene che il Grande Fratello del Fisco è attivo. Perché come nel reality, le telecamere controllano tutto ciò che fanno i partecipanti, così nel sistema il Fisco controlla tutto dei contribuenti, non con le telecamere ma con le banche dati. Ed oggi analizzeremo quali incroci di dati sono utilizzati per perseguire chi le tasse non vuole pagarle o anche semplicemente chi non riesce a pagarle.
I cosiddetti controlli incrociati sono lo strumento più utilizzato dal Fisco per controllare i contribuenti. Perché si incrociano le risultanze delle banche dati di cui l’Agenzia delle Entrate ha facoltà di interrogare.
Con la definizione di controlli incrociati si intende l’analisi dettagliata di tutto ciò che c’è a nome di un determinato contribuente, nelle banche dati interessate. Dopo l’analisi, i dati vengono incrociati per verificare l’assenza di anomalie tra, cioè, che un contribuente dichiara e ciò che invece non dichiara. Perché il nodo della questione è proprio questo. Scovare presunti furbetti che dichiarano pochi redditi per pagare meno tasse, ma fanno una vita migliore di quella che dovrebbero poter fare in base a ciò che dichiarano. Oppure che riescono a mettere da parte più soldi di quelli che dovrebbero poter mettere da parte. Dal momento che le banche dati non sono solo quelle dell’Agenzia delle Entrate, è evidente che parlare di Grande Fratello non è esercizio azzardato.
La ricerca di comportamenti poco corretti fiscalmente da parte dei contribuenti è alla base dell’incrocio dei dati di questi strumenti. L’Agenzia delle Entrate ha una sua banca dati, dove confluiscono tutte le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti, e dove confluiscono le dichiarazioni dei datori di lavoro degli stessi contribuenti per esempio. Poi c’è la banca dati di Agenzia delle Entrate Riscossione, con i debiti e le cartelle a carico di un contribuente. queste due banche dati, interne al Fisco nostrano sono lo la base di partenza di un controllo che diventa molto approfondito nel momento in cui i dati vengono incrociati con quelli dell’Anagrafe dei Conti Correnti, dell’Anagrafe Tributaria, il Registro delle Imprese, la Motorizzazione Civile e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente.
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