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Incapiente ai fini Irpef: come non perdere le nuove detrazioni fiscali

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Enrico DS

I contribuenti italiani hanno l’imbarazzo della scelta tra bonus e altre detrazioni fiscali, ma non tutti possono usufruirne.

Avere diritto a un sostanzioso sconto sulle tasse, ma non poterlo sfruttare: è la paradossale situazione in cui si trovano molti contribuenti italiani. In termini tecnici si parla di “incapienza”, e il caso tipico è quello dell’Irpef. In poche parole, se il reddito è troppo basso, anche le imposte sono ridotte ed ecco allora che non si può usufruire dell’agevolazione fiscale (o almeno non nella sua totalità). Si può ovviare a questo problema? E come?

detrazioni fiscali
Detrazioni fiscali cosa fare per non perderle lintellettualedissidente.it

Un esempio tra i tanti possibili: un contribuente riceve una pensione assistenziale per invalidità permanente al 100% e Legge 104 e, data la sua situazione reddituale, non può scaricare spese fiscalmente detraibili come quelle per farmaci o per visite specialistiche e odontoiatriche. E così, ironia della sorte, sono proprio i cittadini con minori disponibilità economiche ad essere tagliati fuori dai bonus più convenienti.

La trappola dell’incapienza fiscale

Purtroppo, quella dell’incapienza fiscale (vedi il caso appena descritto e tantissime altre situazioni analoghe) è una “trappola” senza via di uscita. L’opzione della “cessione crediti d’imposta” è stata ormai archiviata e per i privati non sono previste le famose “compensazioni” che spesso possono essere applicate alle aziende. Morale: se il contribuente è incapiente ai fini Irpef, vuol dire che non paga già le tasse a cui sarebbe soggetto e, di conseguenza, non è possibile applicare alcuna detrazione. Se le paga fino ad un certo ammontare, non potrà godere di agevolazioni valide per importi maggiori di reddito imponibile.

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Le detrazioni fiscali servono a pagare meno tasse lintellettualedissidente.it

Sembra un po’ il discorso del cane che si morde la coda, ma tant’è. Le detrazioni fiscali servono a pagare meno tasse a fronte di determinate spese sostenute dal contribuente. Ma se il contribuente risulta incapiente, ecco che non può applicare quegli sgravi: almeno in teoria non ne ha bisogno (anche se, come sappiamo, nella pratica spesso non è affatto così).

Tirando le somme, c’è un unico modo per beneficiare delle detrazioni: dichiarare un reddito assoggettato a Irpef per un importo superiore alle agevolazioni applicabili. In molti casi ciò non è possibile (si pensi al disabile di cui sopra). Ma c’è sempre l’eccezione che conferma la regola, anche perché la pensione di invalidità è formalmente compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa (se non si sforano determinati limiti di reddito).

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