Ecco cosa stanno facendo milioni di italiani in banca
La banca è, da sempre, uno dei punti di riferimento per le famiglie italiane. In essa custodiamo i nostri risparmi e, grazie a lei, operiamo con utenze e non solo. Sappiamo che, però, rispetto ad una volta, il conto corrente non dà più grossi interessi. A meno che, non si faccia come questi italiani.
La banca, volenti o nolenti, ha una parte importante nella nostra vita. Se non fosse altro perché è a lei che noi affidiamo, spesso, tutti i nostri risparmi, non essendoci più la vecchia usanza di tenerli in casa, sotto il materasso. Ed è sempre grazie alla banca che noi, ormai, comodamente da casa, riusciamo ad ottemperare a tutte le nostre incombenze di pagamenti e scadenze.
Insomma, difficile resistere senza la banca che ci facilita, certamente, la vita. Ovviamente, non si fa nulla per nulla e, non a caso, i costi per usufruire di questi servizi non sono certamente gratuiti. Solo che, ormai, siamo così dipendenti da questo istituto, da non farci quasi più caso. Eppure, accanto ai tradizionali conti correnti, ci sono altri tipi di depositi che stanno andando per la maggiore.
Ad esempio, ecco cosa stanno facendo milioni di italiani, in banca. Di recente, infatti, il sito Facile.it ha pubblicato una interessante indagine, commissionata agli istituti mUp Research e Norstat, per scoprire come, nell’ultimo anno, ben 4,5 milioni di italiani abbiamo fatto una scelta precisa in banca. Ovvero, aprire un conto di deposito, forte dei tassi di rendimento che sono certamente più elevati rispetto a quelli tradizionali.
Il vantaggio è quello, ovviamente, di avere una rendita decisamente più elevata rispetto a quello tradizionale, anche se ci sono dei limiti. Ad esempio, alcune operazioni classiche non sono disponibili e se avessimo bisogno di una certa operatività, qui sarebbe decisamente più ridotta.
La scelta che ha fatto aprire, a così tanti italiani, dei conti di deposito, secondo Facile.it, si deve ai tassi di rendimento elevati. Il sito ha, infatti, fatto delle simulazioni secondo le quali, i conti deposito vincolati, possono avere una redditività lorda pari al 4,20% per quelli a 12 mesi. Se, invece, la scelta ricade sui conti deposito non vincolati, invece, si possono avere dei tassi di interesse addirittura del 5%. Attenzione, però. La Bce potrebbe abbassare gli indici legati all’inflazione e questo potrebbe inficiare su redditività così alte, come in questo ultimo anno.
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