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Vuole ucciderla, lei non ha scampo

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Gianluca Merla

È entrato in casa con le chiavi e l’ha uccisa dopo l’ennesima discussione. Ancora un violento femminicidio

“Volevo solo chiarire”. Sarebbero state queste le parole di Panariello rivolte ai Carabinieri dopo aver ucciso Concetta Marruocco, donna di 53 anni. Sua ex moglie.

Uccide la ex moglie
Va dalla ex moglie e la uccide (Immagine d’archivio Ansa) – L’intellettualedissidente.it

La coppia era separata ormai da tempo, ma questo non è servito a salvare la vita della povera Concetta, uccisa nella notte dopo l’ennesimo episodio di violenza, questa volta fatale. In casa anche il figlio della coppia, costretto a chiamare le Forze dell’Ordine dopo l’orrore compiuto dal padre.

Il figlio chiama il 112

Paolo Panariello ha ucciso Concetta intorno alle 3 di notte dopo averle inferto quindici coltellate. La donna è stata uccisa nella sua casa di Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona dall’ex marito, da cui si era separata ormai da mesi. In casa, durante l’omicidio, anche il figlio diciassettenne della coppia. È stato lui a chiamare i Carabinieri, dopo essere stato avvisato da suo padre: “Ho fatto un casino, chiama il 112”. L’uomo non ha opposto resistenza e, all’arrivo dei Carabinieri, ha mostrato loro l’arma del delitto, un coltello da cucina. Una volta portato in caserma ha confessato l’omicidio, pur dicendo che si era recato in casa solo per chiarirsi con lei.

Uccide la ex moglie
L’uomo aveva ancora le chiavi di casa (Ansa) – L’Intellettualedissidente.it

Paolo, 55 anni e operaio metalmeccanico, è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato e ora si trova nel carcere di Montacuto, ad Ancona. Ma questa non è affatto una storia di una singola lite finita in tragedia. Panariello era stato già messo sotto processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni, e su di lui pendeva un divieto di avvicinamento, oltre all’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Tuttavia, il 55enne aveva violato più volte la misura restrittiva, come fa notare lo sportello antiviolenza di Fabriano di Artemisia, che conosce molto bene la storia di Concetta.

Durante l’udienza di settembre svolta ad Ancona era stato infatti raccontato delle continue violenze dell’uomo, accompagnate da scatti d’ira, mobili fatti a pezzi, atteggiamenti violenti e botte. Un comportamento che coinvolgeva anche il figlio diciassettenne. Concetta faceva l’infermiera e viveva nel centro di Cerreto d’Esi, mentre l’uomo ai Cancelli di Fabriano. Entrambi erano originari di Torre del Greco e, oltre al figlio diciassettenne che ha chiamato i carabinieri durante la tragica notte, hanno anche altri due figli maggiorenni, che però vivono altrove. Secondo una prima ricostruzione, Panariello si sarebbe recato prima al pronto soccorso per via di un malore, una volta dimesso avrebbe raggiunto casa della moglie, di cui aveva ancora le chiavi, con l’intenzione – dice lui- “di chiarire”. Poi l’assassinio.

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