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Marta è morta, l’ha deciso il vicino

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Gianluca Merla

Alla fine è arrivata l’attesa confessione rivelata ai Carabinieri. Ad uccidere Marta è stato il suo vicino di casa

I sospetti c’erano tutti, ma mancavano le prove. Quando sono arrivate l’uomo non ha potuto fare altro che confessare.

Marta è morta, l'ha deciso il vicino
Arriva la confessione dell’uomo (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ad uccidere Marta Di Nardo, donna di 60 anni, è stato Domenica Livrieri, 46enne suo vicino di casa. Aveva problemi con la droga e ai Carabinieri aveva detto che con la morte della donna non c’entrava nulla. Alla fine gli inquirenti hanno trovato la donna fatta a pezzi nella soffitta. Una ritrovamento che ha costretto l’uomo a confessare.

Nascosta nella soffitta

È stato Domenico Livrieri ad uccidere Marta. Alla fine ha confessato lui stesso l’omicidio della donna scomparsa il 4 ottobre da via Pietro da Cortona 14, all’Acquabella. Dopo un’intera giornata di sopralluoghi, i Carabinieri sono riusciti a trovare il corpo della donna. Si trovava nello sgabuzzino della casa di Livrieri, fatto a pezzi e nascosto all’interno di alcune coperte. Gli uomini del Nucleo investigativo avevano trovato delle tracce di sangue nella camera da letto di Livrieri. Un particolare che aveva fatto emergere l’uomo come il principale sospettato. Ma ai militari aveva detto di non sapere nulla della sparizione della donna, la quale viva in un appartamento al quarto piano della scala C, proprio di fronte casa sua.

Marta è morta, l'ha deciso il vicino
Gli inquirenti lo hanno arrestato per omicidio (ansa) – L’intellettualedissidente.it

Sono stati i vicini a far aumentare i sospetti degli inquirenti, raccontando di aver visto l’uomo entrare e uscire più volte dall’appartamento dopo la scomparsa della vittima. L’uomo aveva invece negato di essere mai entrato in casa sua, pur dicendo di conoscerla. Tuttavia, Livrieri possedeva un mazzo di chiavi dell’appartamento in cui sono stati trovati anche dei resti di un pasto e una ricetta medica intestata proprio al 46enne alcuni giorni dopo la scomparsa della donna. L’uomo è stato quindi trasferito nella caserma Monforte ed è stato interrogato davanti al pubblico ministero Leonardo Lesti. Successivamente per l’uomo è scattato l’arresto e l’accusa di omicidio volontario.

Secondo le testimonianze, Marta Di Nardo è stata in cura a lungo al Cps, un centro per malati psichiatrici, mentre fino al 2021 faceva parte di una comunità di recupero per guarire dal ludopatia. A lanciare l’allarme è stato il figlio della donna, con cui però non aveva rapporti stabili, mentre in quartiere era molto conosciuta, in quanto molti la vedevano giocare al Gratta e Vinci in un bar vicino casa sua. Ancora da capire quale sia stato il movente dell’uomo, ma crescono le ipotesi secondi cui Livrieri aveva intenzione di incassare la pensione con la quale viveva la Nardo.

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