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Eliseo, una busta per Macron: dentro c’è un dito

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Paolo Zignani

Preoccupazione all’Eliseo per l’incredibile consegna, alla vigilia delle celebrazioni della Presa della Bastiglia

Quella notizia non doveva assolutamente essere pubblicata prima della festa nazionale del 14 luglio. La Presa della Bastiglia innescò la Rivoluzione del 1789 contro la monarchia e tutto il sistema istituzionale che le si riferiva. Alla vigilia della ricorrenza, il clima in Francia è particolarmente acceso da tempo e l’Eliseo voleva evitare di aggiungere un’ulteriore scintilla. Tanto più perché dopo l’uccisione del 17enne Nahel a Nanterre e i lunghi giorni di sommosse seguenti, i motivi di rabbia e di protesta sono pesanti.

Eliseo, una busta per Macron: dentro c'è un dito
Il presidente Emmanuel Macron alla testa della parata militare di oggi a Parigi – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Dalla riforma pensionistica alle conseguenze economiche della guerra d’Ucraina. Eppure la notizia è stata fatta trapelare, a distanza di pochi giorni. Il sito Valeurs actuelles ha potuto citare una fonte vicina all’inchiesta. La busta che conteneva il dito umano tagliato è stata consegnata tra domenica 9 e lunedì 10 assieme alla normale corrispondenza del palazzo di Parigi in cui risiede il presidente della Repubblica. Colpisce il fatto che il dito, una falange, era stato conservato in frigorifero, lo stesso in cui gli agenti di tengono i cestini del pranzo. 

Fuga di notizie all’Eliseo mentre sale la tensione

La falange è stata poi recuperata e analizzata. E’ stata quindi aperta un’inchiesta per minaccia di crimine o delitto ai danni di una persona eletta. Da quanto si è appreso, la falange apparteneva alla stessa persona che ha spedito la missiva. Si tratta, come risulta dall’identificazione, di una persona affetta da turbe psichiatriche. Dell’inquietante consegna non è stato scritto nulla, per poter mantenere più facilmente il segreto fra le mura della residenza presidenziale parigina.

Almeno fino al 15 luglio, per non alimentare il rischio di disordini. L’imbarazzo per la fuga di notizie è quindi forte, all’Eliseo, che non ha voluto rilasciare alcun commento. Per le celebrazioni della festa nazionale, la mobilitazione delle forze dell’ordine è imponente. Come in occasione delle proteste per la morte di Nahel.

Eliseo, una busta per Macron: dentro c'è un dito
Il premier indiano Modi, il presidente Macron e sua moglie Brigitte – lintellettualedissidente.it Ansafoto

La parata d’onore, sugli Champs-Elysées, è stata aperta dal presidente Emmanuel Macron e dal capo di stato maggiore Thierry Burkhard. Ospite d’onore, il premier indiano Narendra Modi, accolto dalla première Dame Brigitte Marie-Claude Trogneux e quindi in tribuna accanto allo stesso Macron. Tra la folla sono partiti sia applausi che fischi all’indirizzo del capo di Stato francese. Non sono mancate grida che gli intimavano di dimettersi.

Appaiono inoltre, autorevoli proteste contro il ruolo ragguardevole concesso al premier indiano. Come la lettera della scrittrice di origine indiana Sumhona Sinha, che in una lettera pubblicata sul quotidiano Libération accusa l’inquilino dell’Eliseo di aver “sporcato” il suo Paese, la Francia, avendo invitato l’autocrate indiano. Il quale conduce una politica “ultranazionalista induista, liberticida e fascista nei confronti delle minoranze”. La domanda rivolta a Macron “Vous êtes français comment, monsieur le Président?” (“quanto lei è francese, signor presidente?”) rimarca la condizione d’inferiorità dei cittadini di origine straniera.

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