Sai che il make-up nasce nell’antico Egitto?
Un po’ di base trucco, fondotinta, correttore e rossetto e siamo pronte ad affrontare una nuova giornata. Truccarci ci fa sentire più belle e devi sapere che quest’abitudine ha origini antichissime e lontane da noi. Oggi vogliamo spiegarti come si truccavano le donne nell’antichità.
Il make-up ci permette di mascherare alcune piccole imperfezioni ed esaltare la nostra naturale bellezza. Oggi esistono una miriade di tipologie di trucchi che possiamo utilizzare. Ma ti sei mai chiesto quando abbiamo iniziato a truccarci? Che cosa usavano nel passato per mettere in risalto i propri punti di forza?
Il trucco è una vera e propria arte che ha origini molto lontane nel tempo e nel corso dei secoli si è evoluta e perfezionata. Con questo articolo ti spiegheremo tante curiosità in merito che probabilmente ancora non conosci.
Le persone hanno iniziato a truccarsi nel 4000 a.C. in Egitto e a dimostrarlo sono tavolette e unguentari ritrovati proprio qui e in Mesopotamia. Ma perché ci si truccava? Al giorno d’oggi, si tratta quasi sempre di una questione puramente estetica, ma nell’antichità lo si faceva anche per motivi diversi. Ad esempio, ci si truccava per scopi religiosi. Sacerdoti e sacerdotesse coloravano il corpo e il viso e usavano profumi e unguenti per apparire eleganti e imponenti al cospetto delle divinità.
Nell’antico Egitto, il culto della bellezza era molto importante e truccarsi era anche un modo per dimostrare la propria classe sociale. Infatti, non tutti potevano permettermi i prodotti usati per il make-up come oli di oliva, mandorle, lavanda, incenso e mirra. Gli antichi egizi credevano che truccarsi servisse per proteggere gli occhi dal riverbero del sole e dalle infezioni. Inoltre, sai che il make-up non era una prerogativa solo femminile? Il Faraone faceva largo uso del make-up, soprattutto in occasioni come rituali e cerimonie.
La parte del corpo che si truccava di più erano gli occhi. Per truccarli si mescolavano malachite verde del Sinai e galena nera di Assuan. Aggiungendo dell’acqua si otteneva un composto cremoso da applicare sulle palpebre. Questi articoli però erano molto costosi e le persone meno abbienti ripiegavano su altri prodotti, come ad esempio l’antimonio, utile per ciglia e sopracciglia. Per dare un tocco di colore a guance e labbra, gli egizi usavano una polvere derivata dall’ocra rossa, simile alla nostra cipria. Molta attenzione si dava anche alle unghie e ai capelli. Non esistevano ancora gli smalti per le unghie, ma si usava l’henné, prodotto che oggi usiamo ancora per colorare i capelli in modo naturale. Per i capelli, invece, si risaltavano i riflessi con un pigmento rossiccio estratto dalle foglie di ligustro, una pianta sempreverde.
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