Liberty Media
Si accendono ufficialmente oggi i motori della Formula Uno. In Bahrain, infatti, sabato si correrà la prima gara di un campionato lunghissimo che terminerà a dicembre ad Abu Dhabi dopo ben 24 gran premi. Un record storico. Pensiamo che solamente 10 anni fa, quando le corse erano “solo” 19, si parlava di una durata esagerata. Ora, invece, se consideriamo anche le sei gare sprint del sabato, il computo totale arriva a 30.
Cosa si cela dietro a un numero così elevato di Gran Premi? I soldi, ça va sans dire. Il business della Formula Uno, infatti, attira ogni anno milioni di dollari in sponsorizzazioni e tanti nuovi mercati, in giro per il Mondo, hanno deciso di investirci. L’avvento del colosso Liberty Media ha decisamente incrementato numeri già favolosi. Precedentemente conquistati da un uomo che, prima di tutti, ha capito quanto il marchio Formula Uno potesse essere vincente. Stiamo parlando di Bernie Ecclestone.
Ha governato il Circus per più di 30 anni. Oggi ne ha 93, ma di lui si parla ancora come di uno dei più grandi geni imprenditoriali legati allo sport. Una breve carriera da pilota prima, da costruttore poi, infine da “sindacalista”, quando, nel 1974 fonda la Foca (Formula One Constructors Association).
In quell’anno, il patron, divenuto tra gli uomini più ricchi del Mondo, decise di vendere il suo business a Liberty Media. Colosso americano quotato al Nasdaq. Un momento storico che segna l’inizio della Formula Uno 2.0.
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