Laura, donna amata da Francesco Petrarca, è esistita veramente?
Beatrice per Dante e Laura per Petrarca, ma questa donna è esistita veramente? Che cosa dicono gli studiosi a questo proposito? Ecco alcune informazioni che non si dicono spesso.
Nella letteratura italiana ci sono dei veri e propri mostri sacri che è impossibile non conoscere. Primo, si studiano a scuola e, secondo, anche la nostra cultura italiana ce li fa conoscere in diverse occasioni. Così come sappiamo che Dante amava la sua Beatrice e le ha dedicato numerosi versi, ecco che Francesco Petrarca era innamorato di una donna che si chiamava Laura. Ma chi era? E soprattutto: Laura, donna amata da Francesco Petrarca, è esistita veramente? Gli studiosi sono sempre stati un po’ in difficoltà su questo argomento, quindi, vediamo di approfondire e conoscere maggiori dettagli.
Petrarca dedica un’intera opera, il Canzoniere, a scrivere di una donna della quale lui si è innamorato. Racconta di come l’abbia incontrata quando era un ventiduenne e si trovava nella Chiesa di Santa Chiara d’Avignone. Era la primavera del 1327. L’opera è dedicata alla descrizione della sua bellezza, alla descrizione del sentimento provato dal poeta e dal tentativo di giustificare questo sentimento nato in un luogo sacro che non dovrebbe dare spazio a questi pensieri. La donna si chiama Laura, ma abbiamo poche testimonianze di chi fosse in realtà.
Dante Alighieri parla di Beatrice nei suoi scritti e gli studiosi l’hanno identificata come Beatrice Portinari, quindi, una donna che esisteva realmente e che coincide con quello che il sommo poeta ha raccontato. Il caso di Francesco Petrarca, invece, è diverso. Gli studiosi stanno ancora dibattendo sul fatto che Laura sia esistita davvero oppure no.
Quando Petrarca dice di averla incontrata, parla di un Venerdì Santo e di “sentimento autentico per una donna reale”. Ne parla in volgare nel Canzoniere e in altre opere e la cita anche in alcune opere in latino. Secondo alcune fonti, ci sarebbe stato anche un ritratto di Laura ad opera di Simone Martini, ma questa opera è andata perduta.
Quindi, gli studiosi si interrogano da sempre se Laura sia realmente esistita oppure no perché, al contrario di Beatrice, non si trovano corrispondenze nella vita reale e nelle conoscenze del poeta. Secondo alcuni, Laura è solamente frutto della sua immaginazione.
Alcune teorie la identificarono in Laura de Noves, sposa del marchese Ugo de Sade, ma non c’è nessun documento che possa fare riferimento a questa corrispondenza. Di fatto, se Laura sia realmente esistita o meno rimane ancora un mistero irrisolto.
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