Come si può scendere dal letto al mattino senza una buona tazzina di caffè fumante? Ma attenzione: due marche contengono sostanze tossiche.
Noi italiani senza il caffè non potremmo proprio vivere: un piccolo piacere quotidiano che, a dire il vero, ci concediamo anche più di una volta al giorno. Molti di noi non riescono nemmeno ad aprire gli occhi al mattino senza la “tazzutella” di caffè nero e fumante. C’è chi lo ama amaro e chi zuccherato, chi lo fa con la moka e chi con le cialde ma quasi nessuno potrebbe vivere totalmente senza.

In commercio esistono diverse marche e diverse tipologie. A meno di non essere proprio “fissati” con un tipo specifico, quasi tutti cambiamo spesso sia per il gusto di variare e di assaggiare prodotti nuovi, sia perché, di questi tempi, si seguono molto le offerte e si compra anche il caffè che quel giorno costa meno.
Ma attenzione: ci sono caffè che possono mettere a rischio la nostra salute. Da un piccolo piacere il caffè potrebbe trasformarsi in un piccolo veleno. Una nuova analisi ha analizzato diverse marche e in due è stata rilevata la presenza di sostanze tossiche che, oltre certi limiti, possono provocare seri danni all’organismo.
Caffè: tracce di sostanze tossiche in queste marche
I risultati di un nuovo studio fanno preoccupare e non poco i consumatori di caffè: due marche molto vendute contengono sostanze tossiche che potrebbero causare danni seri alla salute al di sopra di certi limiti. Vediamo quali sono le due marche “incriminate”.

Lo studio è stato condotto dal mensile svizzero Saldo e sono state analizzate marche di caffè presenti in alcuni supermercati svizzeri. Ma attenzione: le marche di caffè in cui sono state trovate sostanze tossiche si trovano anche in due catene di discount presenti anche in Italia e, dunque, potremmo trovarle anche noi sugli scaffali dei punti vendita in cui facciamo la spesa.
In due marche di caffè che vengono vendute da Lidl e da Aldi – discount che si trovano in diverse regioni italiane – è stata rilevata la presenza di glifosato, un pesticida classificato come potenzialmente cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non solo: sono state trovate anche tracce di acrilammide, una sostanza tossica che si forma con le alte temperature durante la tostatura dei chicchi di caffè. I livelli più alti di questa sostanza sono stati trovati nel Caffè Crema di Movenpick.
Nell’espresso M- Budget, invece, è stata trovata una quantità allarmante di nichel: 2,8 mg/kg. Il nichel è un metallo pesante che, in quantità elevate, può scatenare allergie. Un terzo problema riscontrato da Aldi e Lidl – ma anche in altre catene di supermercati come Migros – è la mancanza di trasparenza, almeno nei caffè presi in esame: non era specificata in modo chiaro sulle confezioni la provenienza dei chicchi e questo non consente ai consumatori di compiere scelte consapevoli.
