Come avere la pancia piatta
La forma fisica è un obiettivo a cui molte persone tengono. In un mondo in cui l’apparire conta sempre di più dell’essere, curare il proprio corpo è diventato un must. Certamente non per tutti, anche se, al di là dell’estetica, l’attenzione verso sé stessi dovrebbe essere sempre il primo pensiero.
Tenere in esercizio costante il corpo è possibile, senza per forza dover andare in palestra. Dal collo alle spalle, dagli addominali fino ai polpacci, sono molti i movimenti che potremmo svolgere, stando tranquillamente all’interno delle nostre quattro mura domestiche.
Obliqui interni, obliqui esterni, trasverso e retto. Sono quattro gruppi muscolari diversi. Insieme costituiscono i famosi addominali. Quelli che, se scolpiti, disegnano l’altrettanto celebre tartaruga. Resa famosa da sportivi come Beckham, Ibrahimovic o Cristiano Ronaldo, per non parlare di attori come Stallone e Schwarzenegger. Di sex symbol con questi muscoli particolarmente accentuati se ne possono citare davvero parecchi.
A cosa servono effettivamente gli addominali? Hanno funzioni molto importanti, perché garantiscono la postura corretta della schiena, dando equilibrio alla parte alta del corpo. In più, favoriscono i giusti movimenti di bacino, tronco e gambe. Non solo, perché un’altra caratteristica fondamentale è quella di assicurare la corretta meccanica di respirazione. Al di là dell’estetica, dunque, sono muscoli basilari per il nostro organismo.
Andiamo a scoprire tre semplici esercizi con cui svilupparli, stando comodamente a casa nostra. Meno di dieci minuti al giorno, per rafforzarli in maniera semplice, ma efficace.
Cominciamo tenendo le gambe lievemente divaricate, con le braccia lungo il corpo. Quindi, iniziamo a muoverci lateralmente, andando dall’alto verso il basso. Prima da un lato, poi dall’altro. Il tutto per un minuto. Consuete tre sessioni con trenta secondi di recupero.
Dopo aver sollecitato gli obliqui, passiamo al trasverso con il classico crunch da eseguire sempre stando in piedi. Posizione di partenza uguale a quelle dei primi due. Cambia quella delle braccia che, questa volta, guardano verso l’alto. Solleviamo la gamba sinistra che va in direzione del gomito destro, poi faremo il movimento contrario. Anche in questo caso, sessanta secondi per tre sessioni.
Ultimo due minuti che dedicheremo all’esercizio più classico, da fare distesi, con gambe piegate, mani intrecciate dietro la nuca. Salita e discesa. Tre sessioni da venti per iniziare, per poi prolungare, arrivando fino a trenta con il corso delle settimane.
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