Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Brutti sogni ricorrenti? Non avvengono per caso: secondo uno studio hanno un significato ben preciso

Foto dell'autore

Emiliano Fumaneri

Non è un caso se spesso facciamo brutti sogni o incubi ricorrenti. Secondo gli scienziati dietro c’è un significato molto preciso.

Perché facciamo brutti sogni e li facciamo in maniera ricorrente? Si tratta di domande che insorgono di frequente e alle quali proviamo come possiamo a rispondere. Hanno cercato di farlo i ricercatori canadesi dell’Università di Montreal. Gli scienziati hanno chiesto a migliaia di volontari di annotare su un diario la loro attività onirica per cinque settimane.

Incubi perché li facciamo
Brutti sogni, c’è un motivo per cui li facciamo – lintelletttualedissidente.it

Su un totale di 10 mila sogni i ricercatori alla fine hanno analizzato in maniera approfondita 253 incubi e 431 brutti sogni. La ricerca ha permesso di delineare un quadro più circostanziato del tipo di incubo o di brutto sogno che si presenta con maggior frequenza in uomini e donne.

Gli esperti hanno rilevato che il sentimento che associamo subito all’incubo o ai brutti sogni, ovvero la paura, in realtà fa capolino soltanto nel 33% degli incubi e non sempre appare un fattore che incide in maniera determinante. In definitiva al momento del risveglio rimane più che altro addosso una sensazione di confusione oppure di tristezza o ancora, di disgusto difficili da allontanare.

Perché facciamo incubi e brutti sogni

Un altro dato emerso dallo studio è il tema più frequente degli incubi: l’aggressione fisica, un evento tanto sconvolgente da far risvegliare il sognatore la gran parte delle volte. I temi più frequenti dei brutti sogni invece sono spesso collegati a conflitti interpersonali (sognati dalle donne due volte più degli uomini) e a calamità naturali di vario tipo (stavolta più frequenti negli uomini).

Perché facciamo incubi e brutti sogni
Non a caso si parla di “risvegli da incubo” – lintelletttualedissidente.it

Quanto all’origine dei brutti sogni, i due ricercatori canadesi Geneviève Robert ed Antonio Zadra ipotizzano che i sogni siano in generale una maniera per elaborare quanto successo nell’arco della giornata: esperienze, paure, emozioni. Invece i brutti sogni sarebbero il modo in cui reagiamo a uno stress del sistema nervoso.

A volte gli incubi possono perdurare ostacolando un sonno regolare e ristoratore. Non sono gli incubi in sé a essere una malattia, spiegano gli esperti. Ma possono rivelarsi un problema se la persona non ce la fa ad addormentarsi per timore di fare incubi o quando non riesce a riprendere sonno dopo che si è svegliata a causa di un incubo.

In casi come questi si parla di insonnia artificiale che a lungo andare può portare anche a problemi di salute. Ma c’è una bella notizia: gli incubi possono essere affrontati e in qualche maniera anche “curati”. Come? Per esempio grazie a tecniche di visualizzazione con le quali il paziente impara a mutare lo scenario del sogno e a replicarlo riproducendo lo scenario attraverso diverse immagini mentali (per esempio il sognatore che affronta l’aggressore oppure l’intervento di un terzo che giunge in suo soccorso).

Impostazioni privacy