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Alla Vigilia il pesce non può mancare ma attenzione: questo è pieno zeppo di larve

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Samanta Airoldi

Tradizione vuole che, per il cenone della Vigilia, si porti in tavola il pesce. Ma attenzione: una nuova analisi ha evidenziato una quantità di larve allarmante in una varietà molto consumata.

Pur essendo una penisola circondata dal mare su tre lati, in Italia non siamo dei grandi consumatori di pesce a differenza di altri paesi come, ad esempio, la Gran Bretagna piuttosto che la Scandinavia o l’Islanda. Tuttavia la tradizione vuole che sulle nostre tavole, per il cenone della Vigilia, il pesce non possa mai mancare.

nasello crudo intero
Alla Vigilia il pesce non può mancare ma attenzione: questo è pieno zeppo di larve/lintellettualedissidente.it

Molti di noi, in questi giorni, stanno correndo a fare scorta prima che tutto finisca. Infatti la regola – implicita – vuole che la carne si consumi il 25 mentre il 24 ci si dovrebbe tenere un po’ più leggeri con una cena a base di pesce. Il pesce, del resto, è considerato un alimento sanissimo e i nutrizionisti consigliano di consumarlo anche 3 volte alla settimana e di farlo mangiare anche ai nostri bambini.

Ma siamo proprio sicuri che sia così? Di per sé il pesce potrebbe pure essere sano ma occorre considerare le acque in cui vive che, spesso, sono pienissime di mercurio. Non solo: una recente analisi condotta da esperti ha messo in luce che una certa varietà è piena zeppe di larve e rischiamo persino di finire in ospedale. Purtroppo si tratta di uno dei pesci che vanno per la maggiore in Italia.

Pesce pieno di larve: ecco la varietà da evitare

In Italia non siamo dei grandi consumatori di pesce e, soprattutto, tendiamo a consumare sempre le stesse varietà. Uno dei pesci più consumati nel nostro Paese è stato oggetto di una recente analisi e i risultati fanno tremare: è pieno zeppo di larve.

filetti di nasello crudo
Pesce pieno di larve: ecco la varietà da evitare/lintellettualedissidente.it

Il cenone della Vigilia è ormai alle porte e la maggior parte di noi sta correndo a fare scorta di pesce: vongole, cozze, salmone, merluzzo. C’è un pesce che, forse non andrà per la maggiore a Natale, ma che in Italia consumiamo molto spesso e che facciamo mangiare spesso anche ai nostri bambini: il nasello. Si tratta di un pesce bianco dal gusto delicato, facilmente digeribile e anche economico. Ma attenzione: il nasello contiene una quantità di larve inimmaginabile.

A svelarlo è stata una recente ricerca condotta dall’Università di Porto che ha analizzato 15 naselli pescati nella zona Sud-occidentale dell’Irlanda. Ogni singolo nasello conteneva, in media, ben 743 larve Anisakis: 18 larve per grammo. Una quantità impressionante e che fa tremare soprattutto se pensiamo che si tratta di un pesce che facciamo mangiare ai più piccoli proprio perché lo riteniamo sano, magro e leggero. Questa larva è la più pericolosa per l’essere umano.

filetti di nasello fritti
Trovate oltre 700 larve in ogni nasello/lintellettualedissidente.it

Può causare vomito, diarrea, nausea: nei casi più gravi può verificarsi la perforazione dell’intestino. Il nasello ne è così ricco in quanto è un pesce predatore ed è pure un pesce cannibale: in pratica, oltre a mangiare i pesci più piccoli, mangia anche altri naselli. Dunque accumula tutte le larve presenti nelle sue prede. Dobbiamo quindi evitare in toto il nasello? No ma non bisogna certamente consumarlo troppo spesso. Bisogna comprarlo solo da rivenditori autorizzati e affidabili e, soprattutto, sarebbe opportuno evitare di consumarlo crudo ma cuocerlo sempre molto bene a temperature superiori ai 60 gradi.

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