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Da piattaforma musicale a social? Spotify cambia volto, non sarà più come lo conosciamo

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Veronica Elia

Spotify si prepara a cambiare volto: non sarà più la piattaforma musicale che conosciamo, ma sarà sempre più simile ad un social network.

Tutti noi conosciamo ed usiamo quotidianamente Spotify, una delle piattaforme musicali più famose al mondo. In questi giorni si è sentito molto parlare dell’app per via dell’attesissimo Spotify Wrapped 2025 rilasciato ad inizio mese. Un riepilogo personalizzato delle abitudini di ascolto annuali di ciascun utente iscritto, accessibile dall’app mobile, che include statistiche su generi, brani, artisti, podcast ed album ascoltati.

Spotify su monitor
Da piattaforma musicale a social? Spotify cambia volto, non sarà più come lo conosciamo (Lintellettualedissidente.it)

Questo però non è l’unico motivo per cui Spotify ha fatto molto parlare di sé ultimamente. La piattaforma, in previsione del nuovo anno, sarebbe pronta a cambiare volto e a trasformarsi in una specie di social network. Ecco che cosa sappiamo.

Spotify, cambia tutto: in arrivo nuove funzioni dal 2026

Con l’arrivo del nuovo anno Spotify è pronta ad attuare un vero e proprio restyling, con l’introduzione di una novità pazzesca. Per anni ha proposto agli utenti playlist musicali, podcast ed altri contenuti audio da ascoltare anche gratuitamente. Adesso, però, la piattaforma è pronta a fare un passo in avanti per rendere l’esperienza degli iscritti ancora più ricca e completa.

persona che ascolta musica su Spotify su smartphone
Spotify, cambia tutto: in arrivo nuove funzioni dal 2026 (Lintellettualedissidente.it)

Dal 2026 sarà infatti possibile guardare videoclip musicali direttamente tramite l’app, grazie agli accordi di licenza firmati in precedenza con le principali etichette discografiche e la National Music Publishers’ Association degli Stati Uniti. Questi accordi hanno permesso a Spotify di consolidare la propria posizione nel mercato dello streaming non solo come piattaforma audio, ma anche nell’ambito dei video musicali, arrivando così a competere concretamente con colossi del calibro di TikTok e YouTube.

L’intento della piattaforma è dunque chiaro: non vuole più essere esclusivamente un servizio musicale, ma uno strumento multimediale completo. Già in passato Spotify ha dimostrato di essere in grado di attrarre gli utenti attraverso contenuti video. Come rivelano i dati, il servizio ospita attualmente circa mezzo milione di podcast e programmi video. Inoltre più di 390 milioni di utenti hanno visualizzato podcast audiovisivi in streaming nell’ultimo anno.

Un altro aspetto significativo è che il tempo trascorso a guardare video sulla piattaforma è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Tutto ciò dimostra come gli utenti siano sempre più interessati ai contenuti visivi. Ma non finisce qua, perché oltre a voler offrire ai propri clienti un’esperienza sempre più immersiva e personalizzata, Spotify vuole anche creare nuove opportunità per gli artisti e stimolare un maggiore coinvolgimento attraverso funzionalità interattive e contenuti esclusivi. Insomma, lasciare più spazio ai contenuti video sembrerebbe essere solo il primo passo verso un nuovo tipo di piattaforma sempre più simile ai principali social network.

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