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Sei nato nel 1959? Per la pensione ti bastano 38 anni di contributi

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La Quota 103 nel 2024 è diventata una misura meno favorevole rispetto alla versione 2023. Se invece si va ancora più indietro nel tempo l’attuale Quota 103 è una misura ancora più sfavorevole della vecchia Quota 102 ed anche della precedente Quota 100.

Prima di gridare alla sfortuna perché non sei riuscito ad entrare nelle vecchie misure ormai scadute, meglio controllare se si può sfruttare un cavillo. Per esempio, lo sfruttamento della cristallizzazione del diritto. In questo modo è possibile evitare l’inasprimento introdotto nel 2024 per le pensioni con le quote. Sia dal punto di vista dei requisiti per uscire dal lavoro che per il calcolo dei trattamenti.

Sei nato nel 1959? Per la pensione ti bastano 38 anni di contributi

Non tutti sanno infatti che anche nel 2024 la pensione si può prendere con 38 anni di contributi versati. Ed anche prima dei 65 anni di età. Anche se non lavori più da anni, puoi ancora sfruttare i benefici della Quota 100. La misura in vigore fino al 31 dicembre 2021 permetteva il pensionamento con 62 anni di età e con 38 anni di contributi versati. Dopo tre anni di funzionamento la misura è stata cessata ed è stata sostituita prima dalla Quota 102 e poi dalla Quota 103. La Quota 102 consentiva di andare in pensione con 64 anni di età e con 38 anni di versamenti. La Quota 103 invece parte dai 62 anni di età e dai 41 anni di contributi. Sei nato nel 1959? Per la pensione puoi farcela anche adesso con la Quota 100. Il principio della cristallizzazione infatti aiuta.

Come sfruttare le vecchie pensioni ormai cessate

Un lavoratore che completa l’età e i contributi entro la data di funzionamento di una determinata misura, può sfruttare la misura del passato anche nel 2024. Ecco alcuni esempi che possono essere interessanti. Un lavoratore nato nel 1959 che ha perso il lavoro nel 2021, può andare in pensione nel 2024 anche se non è arrivato a 41 anni di contributi. Ma deve aver completato i 38 anni di contributi entro la fine del 2021. Questo perché può richiamare a sé il diritto alla Quota 100, avendo maturato i requisiti in tempo utile. Per esempio, se un lavoratore nato nel 1958 nel 2022 aveva già 38 anni di contribuzione, nel 2024 può sfruttare ancora il beneficio della Quota 102. O ancora, un lavoratore nato nel 1961 può trarre beneficio dalla Quota 103 versione 2023 (senza calcolo contributivo della prestazione) se nel 2023 aveva completato 41 anni di contributi.

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