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Terremoto in Turchia e Siria: tutte le notizie più importanti

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Claudio Agave

Un tragico evento sta segnando la giornata odierna: un fortissimo terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter ha colpito la Turchia e la Siria, creando un vero e proprio disastro umanitario. Al momento, la cifra delle persone decedute (che purtroppo sembra in rapido aggiornamento con il passare delle ore) è di circa 2300 persone. Come spiegato dal presidente turco Erdogan, si tratta dell’evento sismico più forte mai registato nella zona dal 1939.

Terremoto in Turchia e Siria: la situazione

La prima scossa di terremoto è avvenuta poco dopo le 2 di notte italiane e, sin da subito, la situazione è parsa estremamente drammatica. Tra la nottata e la mattinata infatti il conteggio delle vittime è salito esponenzialmente, così come quello dei feriti (attualmente più di 1200 in Siria e circa 8000 in Turchia). Tantissimi gli edifici crollati, come purtroppo testimoniano anche tantissimi video sui social. Secondo gli esperti il suolo, dopo il sisma, si sarebbe spostato di almeno 3 metri.

Nel corso della mattinata e della giornata si sono poi susseguite tantissime scosse di assestamento, alcune anche molto violente, tra magnitudo 4.3 e 6.0. Il terremoto, che ha avuto epicentro nel sud della Turchia, sicuramente peggiore una situazione già di per sé non facile, soprattutto nei territori in cui ha colpito. In Siria in particolare sono tantissimi i profughi che già precedentemente all’evento avevano problemi di locazione e sistemazione a causa del freddo e delle tremende condizioni di (non) vita a cui sono sottoposti. Il sisma non ha fatto altro che peggiorare le cose.

Terremoto Turchia e Siria, la reazione dell’Europa e del mondo

Comprensibilmente, da gran parte del mondo è arrivata una reazione di assistenza e di vicinanza ai Paesi colpiti, con promesse importanti anche di aiuti umanitari.

Per quanto riguarda l’Italia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mostrato vicinanza “al popoli amico turco” in una nota ufficiale, così come il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che tutti gli italiani nelle zone colpite sembrano stare bene. Lo stesso Tajani ha già ribadito nel corso della giornata che l’Italia invierà squadre di Vigili del Fuoco in coordinamento con la Protezione Civile nazionale ed europea per dare sostegno e aiuto concreto dopo il disastro avvenuto.

Anche Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per la strage, dicendosi “profondamente addolorato per l’ingente perdita di vite umane”. Sulla stessa lunghezza d’onda, di fronte a questa tragedia, persino Ucraina e Russia, nelle persone dei loro leader politici Zelensky e Putin. Entrambi hanno promesso sostegno e assistenza dopo la catastrofe. Medesima reazione anche da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, con la Casa Bianca che in un comunicato ha parlato di “profonda preoccupazione per le notizie arrivate da Turchia e Siria”, spiegando di star valutando tutte le opzioni possibili per aiutare le persone colpite.

L’allarme maremoto rientrato

Dopo un sisma di tali proporzioni c’erano particolari preoccupazioni anche per un potenziale maremoto che potesse colpire i Paesi che affacciano sul Mar Mediterraneo. Alla fine, per fortuna, il rischio tsunami diramato durante la notte è stato dichiarato concluso intorno alla prima mattinata di oggi.

Il terremoto di oggi in Turchia e Siria è stato talmente forte da arrivare fino in Groenlandia, ovviamente con una forza in esaurimento. Si è trattato di un evento naturale davvero terribile, che ora porterà inevitabilmente conseguenze disastrose per le vite di tanti sopravvissuti. Intere cittadine sono state rase al suolo durante il sisma e sarà molto difficile procedere con l’opera di ricostruzione.

Intanto, tra le altre cose, in Turchia sono state ufficialmente interrotte tutte le manifestazioni sportive professionistiche. Attualmente, tra gli altri, nel campionato di calcio turco militano anche Vincenzo Montella e Andrea Pirlo come allenatori, così come ex calciatori del campionato italiano come Mauro Icardi e Dries Mertens. I numeri della tragedia sembrano purtroppo destinati ad aumentare.

 

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