Licenziamento+per+contenimento+costi%3A+il+nuovo+incubo+dei+lavoratori%2C+chi+rischia
lintellettualedissidenteit
/inevidenza/licenziamento-per-contenimento-costi-il-nuovo-incubo-dei-lavoratori-chi-rischia/amp/
In evidenza

Licenziamento per contenimento costi: il nuovo incubo dei lavoratori, chi rischia

Pubblicato da

In quali situazioni il lavoratore rischia di perdere il posto perché l’azienda vuole ridurre le spese? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Si può essere licenziati per motivi economici, ovvero perché l’azienda ha un disperato bisogno di contenere i costi? Ahinoi, purtroppo la risposta è sì.

Licenziato perché l’aziende deve risparmiare? Un incubo che può materializzarsi per ogni lavoratore – lintellettualedissidente.it

Il giudice infatti non può sindacare sull’esigenza del datore di lavoro di ridurre le spese per motivi economici, organizzativi o legati alla produzione. L’unico vincolo in questo senso è il dovere di mostrare che le ragioni che stanno a monte del licenziamento non siano arbitrarie ma effettive, obiettive e dimostrabili. Anche la Cassazione di recente è intervenuta per ribadire le condizioni di legittimità del licenziamento per il contenimento dei costi. Ecco cosa ha stabilito la Suprema Corte.

In quali casi il licenziamento per contenimento costi è legittimo

Quando il dipendente viene licenziato per giustificato motivo oggettivo – in questo caso per una politica di riduzione dei costi – ha diritto alla Naspi (l’assegno di disoccupazione) e naturalmente al TFR, alle mensilità che ha maturato e ai ratei di tredicesima e quattordicesima. Gli spettano anche, sotto forma di pagamento in denaro, le eventuali ferie maturate ma non godute.

Il datore di lavoro ha una certa discrezionalità, ma non può licenziare a suo totale arbitrio per risparmiare sui costi – lintellettualedissidente.it

Come detto, le cause del licenziamento per contenimento costi devono essere improntate a criteri razionali, oggettivamente e concretamente verificabili, sempre tenendo conto della libertà di iniziativa economica (costituzionalmente riconosciuta) e della relativa responsabilità in caso di insolvenza. Da qui una certa discrezionalità riconosciuta al datore di lavoro, che tuttavia non è illimitata. Non basta dunque invocare la semplice necessità di contenere i costi.

Va dimostrato il collegamento logico tra la cancellazione di quel determinato posto di lavoro che ha portato al licenziamento del dipendente e la politica di contenimento delle spese. Inoltre il datore di lavoro, quando ci sono più lavoratori che svolgono la stessa mansione, non può scegliere a proprio arbitrio chi lasciare a casa. Deve rispettare i criteri fissati per i licenziamenti collettivi che si basano su parametri come l’anzianità di servizio, i carichi familiari, i bisogni tecnico-produttivi e organizzativi.

Resta sempre la possibilità per il dipendente di difendersi da un licenziamento ingiustificato. Chi ritiene di essere stato allontanato dal lavoro senza validi motivi oggettivi può impugnare il licenziamento. Come prima cosa, entro 60 giorni dalla comunicazione, dovrà inviare una lettera di contestazione al datore di lavoro per manifestare la volontà di opporsi al recesso del contratto. Qui non dovrà per forza indicare le ragioni che andranno poi presentate in giudizio.

L’avvocato del dipendente licenziato avrà poi 180 giorni di tempo per depositare il ricorso in tribunale. In questa sede toccherà al datore di lavoro provare la solidità delle ragioni del licenziamento. Nel caso in cui quest’ultimo fosse giudicato illegittimo, il datore di lavoro dovrà reintegrare il lavoratore oppure, a scelta di quest’ultimo, risarcirlo.

Articoli Recenti

È meglio fare il colore con i capelli puliti o sporchi? La tinta prenderà meglio facendo così: parola dei parrucchieri

Qual è il momento migliore per fare la tinta: quando sono freschi di shampoo oppure…

16 Maggio 2024 - 20:00

Ma davvero la bistecca cruda può guarire velocemente un occhio nero? Film o verità

Poggiare una bistecca cruda e congelata su un occhio nero è una delle scene più…

16 Maggio 2024 - 18:00

Assegno Unico anche al figlio under 21 che lavora, ecco quando

L' Assegno Unico per i figli continua ad essere una misura molto importante per milioni…

16 Maggio 2024 - 14:00

La cenerentola del settore bancario è pronta per diventare regina

Nell'ultimo anno le azioni Illimity Bank sono state le peggiore di un settore come quello…

16 Maggio 2024 - 12:00

Il neo bond in euro della banca francese ha cedole trimestrali con interessi variabili i primi 4 anni e poi tassi fissi al 4,10% per altri 4

È di fresca emissione la nuova obbligazione in euro targata BNP Paribas, una delle principali…

16 Maggio 2024 - 10:00

Giornata internazionale della luce: ecco cos’è e cosa fare in Italia per celebrarla

Durante l'anno ci sono delle date importanti legate alla nostra storia personale o al nostro…

16 Maggio 2024 - 09:00