Coppie divorziate: i criteri di attribuzione dell'assegno di mantenimento sono cambiati - Lintellettualedissidente.it
Per le coppie divorziate ci sono delle novità in arrivo: aumenta l’assegno di mantenimento. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Cerchiamo di fare chiarezza sulla possibilità che il coniuge divorziato possa pretendere un aumento dell’assegno di mantenimento in seguito ad un’eredità ricevuta dall’ex partner. Cosa dice la legge in merito? L’assegno di mantenimento, conosciuto anche come assegno divorzile, è la somma di denaro che spetta alla parte che si trova in una condizione economica di svantaggio in seguito al divorzio.
Nel corso degli anni i criteri di attribuzione dell’assegno sono cambiati. Oggi questo contributo economico ha una valenza assistenziale: ha lo scopo di riequilibrare il reddito dei coniugi cercando di dare valore al ruolo dell’ex partner che riversa in una situazione patrimoniale ed economica più debole. Ma cosa succede se il coniuge obbligato a versare l’assegno divorzile riceve un’eredità? È possibile chiedere un aumento dell’importo mensile?
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione l’importo dell’assegno divorzile, riconosciuto all’ex coniuge, può essere rivisto in presenza di giustificati motivi. In sostanza, è necessario che sia sopraggiunta una significativa modifica delle condizioni economiche dell’ex partner sulla base delle rispettive situazioni reddituali e patrimoniali.
L’aumento dell’assegno di mantenimento è una decisione che spetta al tribunale competente, che dovrà svolgere un’attenta valutazione per poter approvare o meno tale incremento. Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha negato la possibilità di privare l’ex moglie dell’assegno di mantenimento, dopo che questa aveva ricevuto un’eredità da 25.000 euro. Allo stesso modo se è il marito a ricevere un’eredità, questo evento non determina il diritto a ricevere un assegno di mantenimento più corposo.
Dopotutto, l’eredità è una cosa personale che non rientra nella divisione dei beni coniugali. Concludiamo ricordando che l’assegno di mantenimento è un riconoscimento economico che serve a garantire al coniuge, che ha risorse economiche inferiori, un tenore di vita simile a quello avuto durante il matrimonio. Il suo scopo dunque è di bilanciare la condizione economica dei due ex partner.
Di conseguenza, se quello che riceve tale assegno dovesse migliorare la propria condizione economica, riuscendo a provvedere a sé stesso con una dimostrata capacità reddituale, perderà il diritto all’assegno di mantenimento. Infine, ricordiamo anche che per poter ricevere l’assegno divorzile è necessario che gli effetti del matrimonio siano ufficialmente annullati in seguito al divorzio. L’assegno di mantenimento decade se si convola a nuove nozze.
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