Le azioni NEXI e Telecom Italia sono le uniche da inizio anno che hanno perso oltre il 20%
Da inizio anno solo due azioni del Ftse Mib hanno perso oltre il 20% del loro valore: NEXI e Telecom Italia. Cerchiamo di capire i punti di forza e di debolezza dei due titoli azionari e le prospettive per i prossimi mesi.
Gli analisti prevedono una solida crescita degli utili per i prossimi esercizi, sottolineando il generoso rapporto EBITDA/fatturato, che porta a margini elevati e una redditività forte. Nonostante ciò, l’azienda è considerata sottovalutata rispetto al suo attivo netto contabile, ma la sua valorizzazione è debole se si considerano i flussi di cassa generati. La maggior parte degli analisti raccomanda di acquistare il titolo, con un prezzo obiettivo medio superiore al prezzo attuale. Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di oltre il 45%.
Tuttavia, la situazione finanziaria del gruppo rappresenta un punto debole, insieme al valore elevato rispetto al fatturato. Gli analisti hanno regolarmente rivisto al ribasso le aspettative di utili e di guadagno, e il prezzo obiettivo medio è stato ampiamente ridimensionato negli ultimi quattro mesi. Inoltre, le pubblicazioni del gruppo hanno spesso deluso rispetto alle aspettative degli investitori.
L’azienda mostra margini elevati al netto di diversi fattori, risultando relativamente economica rispetto al suo valore contabile. Negli ultimi mesi, ha registrato correzioni positive degli utili, con gli analisti che raccomandano maggiormente l’acquisto delle azioni e con un notevole potenziale di apprezzamento rispetto al prezzo attuale. Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di oltre il 50%.
Tuttavia, le prospettive di crescita sono tra le più deboli secondo gli analisti, e la redditività complessiva è considerata insufficiente. La situazione finanziaria è un altro punto debole, con bassi o inesistenti dividendi e revisioni negative degli utili negli ultimi 12 mesi. Le stime degli analisti sull’attività sono diverse e la visibilità sull’azienda risulta relativamente bassa, mentre i prezzi obiettivo degli analisti variano notevolmente, complicando la valutazione complessiva dell’azienda.
La tendenza in corso è ribassista e al momento non si vedono segnali di inversione rialzista che si concretizzerebbero nel caso di chiusure settimanali superiori a 5,723 €. Il ribasso, invece, potrebbe trovare nuova forza nel caso di chiusure settimanali inferiore a 4,608 €.
Dopo essersi poggiate sul forte supporto in area 0,2157 €, le quotazioni stanno cercando il rimbalzo. Da questo punto di vista la settimana in corso potrebbe dare una conferma in tal senso, importante in questo caso potrebbe essere una chiusura settimanale superiore a 0,2283 €. In questo caso il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario mostrato in figura dalla linea tratteggiata.
Qualora, invece, il supporto dovesse cedere, le quotazioni potrebbero continuare al ribasso secondo lo scenario indicato dalla linea continua.
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