Cosa potrebbe accadere alle azioni Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione della trimestrale
Le azioni Intesa Sanpaolo hanno registrato il migliore inizio anno di sempre. Ancora una volta Intesa Sanpaolo, nel contesto economico attuale, si presenta come un punto di riferimento di stabilità e solidità . Come potrebbe svilupparsi il 2024 secondo le indicazioni dell’analisi grafica?
Nel primo trimestre del 2024, l’utile netto della Banca ha raggiunto € 2,3 miliardi, in linea con l’obiettivo annuale di oltre € 8 miliardi. Questo successo finanziario si riflette anche nei dividendi distribuiti agli azionisti, con € 1,6 miliardi maturati nel trimestre e ulteriori € 2,8 miliardi previsti per maggio, oltre a un buyback di € 1,7 miliardi programmato per giugno. Intesa Sanpaolo si impegna anche nell’ambito ESG, producendo € 1,6 miliardi in imposte e ampliando le iniziative di assistenza sociale. Il Piano di Impresa 2022-2025 prevede una crescita solida dei ricavi, sostenuta dall’incremento degli interessi netti e delle commissioni nette, con stabilità dei costi operativi nonostante gli investimenti in tecnologia.
Si prevede una distribuzione di valore ai azionisti, con un aumento del dividendo per azione per il 2024 e il 2025 e un payout ratio cash del 70% dell’utile netto consolidato. La solidità patrimoniale è garantita da un Common Equity Tier 1 ratio superiore al 12%, confermando la leadership europea di Intesa Sanpaolo in termini di redditività e basso profilo di rischio. Allo stato attuale il rendimento del dividendo è superiore all’8%.
Carlo Messina, CEO della Banca, sottolinea la solidità dei risultati ottenuti, confermando l’obiettivo di un utile netto per il 2024 superiore agli € 8 miliardi. La Banca continua a sostenere l’economia reale e sociale italiana, con un risparmio affidato cresciuto di 28 miliardi nel trimestre e un forte controllo dei costi che ha permesso di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income.
La tendenza in corso è rialzista e potrebbe continuare secondo lo scenario mostrato in figura. Solo una chiusura settimanale inferiore a 3,1575 € potrebbe favorire un’inversione di tendenza.
Da notare che area 3,6411 € rappresenta il livello dove è massima la probabilità che si possa assistere a un’inversione ribassista.
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