Gli effetti della Riforma Cartabia sono diventati operativi a partire dallo scorso 28 Febbraio - LIntellettualeDissidente.it
La Riforma Cartabia ha reso più stringenti i controlli fiscali relativi a divorzi e separazioni: ecco i rischi per chi dichiara il falso.
Parliamo di divorzi, di assegno di mantenimento e di Fisco. Tutti e tre gli argomenti hanno un – potremmo definirlo – minimo comune denominatore: la Riforma Cartabia. Gli effetti della Riforma sulle circostanze del divorzio e della separazione, infatti, sono diventati operativi a partire dallo scorso 28 Febbraio e, tra le conseguenze più significative, una è strettamente legata all’assegno di mantenimento.
Il motivo? Ebbene, la sua determinazione può condurre automaticamente all’attivazione di controlli fiscali approfonditi. Ciò perché, tramite la Riforma, le connessioni tra indagini tributarie e finanziarie, da un lato, e processi civili in corso di esecuzione, dall’altro, sono state rese sempre più evidenti.
E se durante un dibattimento per la definizione dell’assegno di mantenimento a seguito di un procedimento di divorzio o di separazione dovessero emergere problematiche relative a redditi differenti da quelli dichiarati (evento statisticamente non raro), ecco che dunque a causa della Riforma Cartabia potrebbero essere attivati controlli fiscali per chiarire la posizione di uno o di entrambi gli ex-coniugi.
Tra le novità più importanti introdotte dalla riforma Cartabia a riguardo, ora il giudice può ordinare l’integrazione della documentazione presentata dalle parti per comprovare la propria posizione reddituale d’ufficio. Inoltre può anche disporre ulteriori indagini sui redditi nei confronti di terzi, e tutto ciò a prescindere da un’eventuale contestazione delle parti, ovvero degli ex-coniugi, per la definizione dell’assegno di mantenimento.
A questo punto, nel caso emergessero incongruenze tra le dichiarazioni presentate e le reali condizioni finanziarie, saranno i contribuenti a dover dimostrare l’eventuale infondatezza della determinazione, attraverso il cosiddetto onere di prova contraria. E se l’ex-coniuge ritenuto colpevole di aver nascosto al Fisco alcuni redditi non riuscirà a produrla, allora cosa rischia?
Ebbene, non poco: perché oltre a dover far fronte ad un assegno di mantenimento dal valore maggiorato, dovrà risolvere la propria posizione fiscale, dunque pagare più tasse in base ai profitti reali emersi e, infine, affrontare un procedimento penale a suo carico. In altre parole, avviare le indagini sarà più semplice e chi dichiara il falso potrebbe ritrovarsi a dover far fronte a numerosi esborsi riguardanti non soltanto la causa di divorzio, ma anche la propria condizione reddituale personale.
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