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L’elezione di Papa Francesco, apre ad una chiesa più moderna

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Ignazio Taormina

La fumata bianca e l’elezione a pontefice di Papa Francesco

Era una sera di trepidante attesa quella del 13 Marzo 2013, dopo la fumata bianca del conclave vi fu l’elezione di Papa Francesco, chiamato a sostituire il dimissionario Benedetto XVI.

Vicino a diventare Pontefice già nel 2005

Ma già 7 anni prima l’attuale pontefice sfiorò la nomina, per una manciata di voti. Indimenticabili le prime parole di Bergoglio che augurò una buona serata ed una buona cena a tutti, dimostrando anche una buona dose di simpatia e calorosità che a differenza del suo predecessore mancavano.

Papa Francesco il pellegrino di Dio che vive umilmente

Un impatto forte quello di Papa Francesco, fin dai primi giorni di pontificato stupì tutti piacevolmente con la sua semplicità.

Oltre ad un sorriso rassicurante e una carezza per ogni fedele che incontrava a Piazza San Pietro.

Sorpresero le scelte di vita, niente appartamento Papale, niente cene private, ma in compagnia di tutti i Cardinali e Vescovi, mostrandosi alla pari e definendosi un “Pellegrino di Dio”.

Papa Francesco si rivela moderno rispetto al suo predecessore

Se Benedetto XVI, più volte sul tema omosessualità storceva la bocca o si lamentava del troppo “permissivismo” (termine da lui usato, ndr) dato alle coppie Gay o più generalmente a chi fa parte di quell’orientamento sessuale sposando l’idea retrograda di facciata della chiesa che si è sempre celata dietro alla perfezione della famiglia di Nazareth.

Dio è amore

Decisamente più moderno è il pensiero di Bergoglio, dicendo che Dio è amore e tale sentimento deve essere accolto in ogni sua forma, senza discriminazioni.

Sdoganati alcuni  argomenti tabù per la chiesa

Papa Francesco nel corso del suo pontificato ha più volte aperto temi mai discussi dalla chiesa. Continuandolo a fare anche adesso con una franchezza ed una naturalezza che mai ci saremmo aspettati da un pontefice.

La faccenda della pornografia all’interno degli ambienti ecclesiastici

Con la franchezza che lo ha sempre contraddistinto ha parlato della pornografia negli ambienti ecclesiastici, redarguendo sia frati che monache dall’uso di siti porno.

Definendoli come uno strumento che impoverisce l’anima. E aprendo la finestra ad un mondo che fin qui non era mai stato esplorato da nessuno dei suoi predecessori.

Papa Bergoglio anche se sofferente è deciso a portare a compimento la sua missione

Sono passati 10 anni dalla sua elezione come pontefice, avvenuta dopo le dimissioni di Ratzinger, ma Bergoglio non considera minimamente questa opzione per se.

Anche se gli 86 anni si fanno sentire ed ultimamente è apparso claudicante o addirittura in sedia rotelle, è sempre più deciso nel portare a compimento la propria missione.

Nei mesi scorsi ha nominato 21 nuovi vescovi, molti al di sotto degli 80 anni, prelati che sposano il pensiero del pontefice argentino, per lasciare una continuità anche quando lui non ci sarà più.

Un pontefice che comunque rimarrà nella storia

Sicuramente il pontefice sudamericano resterà nella storia e soprattutto nei cuori di molti fedeli, ma sicuramente non noteremo una differenza sostanziale di pontificato.

A meno che non vi sia il primo Papa di colore della storia pontificia che potrebbe certamente essere una novità significativa tra le mura vaticane.

Ma Bergoglio oltre alla simpatia ed al carisma si è dimostrato anche un uomo molto razionale, verosimilmente il suo successore seguirà le orme da lui calcate. Mantenendo sempre vivo il suo credo, oltre al ricordo che non verrà mai cancellato dal cuore di tutti i fedeli.

 

 

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