Le parole d’ordine sono: competenza e specializzazione. I lavoratori che hanno scommesso su questo troveranno senz’altro un impiego a breve
Non lo possiamo di certo considerare un falso storico. La carenza di lavoro, nel nostro Paese, è atavica. I tassi di disoccupazione, soprattutto in determinati territori, stanno lì a dircelo. Ma questa tendenza non riguarda tutte le professioni e tutti i lavori. Ci sono in particolare alcuni lavoratori che troveranno molto facilmente un impiego, tanto in Italia, quanto in Europa. Ecco quali.
Le parole d’ordine sono: competenza e specializzazione. La carenza di lavoro c’è ed è grave, ma riguarda soprattutto i lavoratori “tradizionali”: chi, cioè, ha una formazione classica e cerca un lavoro “normale”. Se si pensa di poter trovare un impiego solo schioccando le dita con una laurea in Giurisprudenza o in Economia e Commercio (solo per fare due esempi), allora si resterà sicuramente delusi.
Se, invece, si investe sulle proprie competenze, sulla capacità di diversificare, conoscendo magari le lingue, allora ci sono molte più possibilità. E anche in questo caso non parliamo di lingue standard, come inglese e spagnolo, ormai parlate da un numero molto elevato di persone in Italia e nel mondo. Ma di lingue particolari, come il cinese o l’arabo: il mercato e i mercati ormai si muovono verso quelle direzioni.
Inquadrato così lo scenario, andiamo a vedere, allora, quali tipi di lavoratori non avranno certamente problemi a trovare un impiego e un’occupazione. Sono, anzi, richiestissimi, tanto in Italia, quanto nel resto del Continente.
I lavoratori più richiesti sono dunque quelli che hanno investito sul futuro. Del resto, la tecnologia ormai la fa da padrona in tutto il mondo. Con la tecnologia si investe il denaro, si combattono, purtroppo, persino le guerre. Essere esperti su questi aspetti (si pensi, per esempio, al mercato delle criptovalute alla nuova tecnologia dell’intelligenza artificale) può rappresentare una marcia in più.
E, allora, non deve sorprendere che da una indagine condotta da Eurostat emerge come nel mercato occupazionale europeo le figure professionali esperte nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) sono sempre più appetibili. Secondo i report, 1 impresa su 10 nell’Ue ha dichiarato di aver assunto o di aver aperto posizioni per specialisti Ict nel 2021. Ma immaginiamo che i dati riguardanti gli anni successivi (ancora non disponibili) saranno ancor più importanti.
Il 62,8% ha dichiarato di aver avuto difficoltà a coprire i posti vacanti: questo per via dell’ancora esiguo numero di persone che possiedono questo tipo di competenze. Tra i paesi europei che hanno più ostacoli a coprire posti vacanti troviamo Slovenia e Germania con il 78%. L’Italia si colloca nella media dell’Unione Europea intorno al 60%, mentre trovano più facilmente personale specializzato le aziende in Spagna e Bulgaria (32,8%). Per cui, oggi sapete quali sono le competenze che dovete formare: il futuro è già qui.
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