Ondate di caldo africano: i rimedi foto: Ansa - (lintellettualedissidente.it)
“Morire di caldo” può non essere solo un modo di dire: ecco i comportamenti da mettere in atto per difendersi dall’anticiclone africano
Le ondate di caldo africano che hanno investito e stanno investendo l’Italia sono senza precedenti, quanto meno negli ultimi anni. Occorre difendersi, se non si vuole incorrere in problemi seri. E, badate bene, ci rivolgiamo ovviamente ai soggetti più fragili, ma con queste temperature siamo tutti a rischio.
Non è un caso che le ondate di calore abbiano nomi che riguardano l’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri: “Cerbero” e “Caronte” (protagonista, peraltro, di due ondate) stanno fiaccando il nostro Paese, con temperature infernali, appunto. Ondate di caldo africano che hanno portato anche tanta sabbia dal deserto del Sahara, rendendo l’atmosfera colma di foschia. La colonnina di mercurio si è fermata costantemente oltre i 40 gradi in diverse zone del nostro Paese.
Non solo il Sud e le Isole, come avviene di solito. In alcune zone interne della Sicilia e della Sardegna si sono toccati anche i 48 gradi. Ma il clima è stato invivibile anche nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Firenze, peraltro acuito dai livelli di smog e di umidità di quei luoghi.
E, allora, l’espressione “morire di caldo” non è solo un modo di dire. I rischi ci sono e dobbiamo stare attenti un po’ tutti, a prescindere dall’età e dalla fragilità: ecco i rimedi che possono preservarci da guai peggiori.
Ecco, allora alcuni rimedi e comportamenti di vario tipo, per mitigare la sofferenza di questi giorni. Innanzitutto possiamo aiutarci con l’alimentazione, evitando cibi che fanno aumentare la temperatura corporea, come sono spinaci, radicchio, barbabietola rossa, cipolle e aglio, frutta secca e cibi fritti. Molto meglio verdura fresca, così come la frutta: pesche, melone e ciliegie. Ricordiamoci sempre di idratarci, di non bere solo al bisogno, ma qualcosa a piccoli sorsi con frequenza. Chiaramente, no assoluto all’alcool, che può peggiorare di molto la situazione.
Se potete, evitate di uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 17, non vale solo per gli anziani. Se proprio dovete farlo, evitate lunghe esposizioni al sole e indossate abiti freschi come cotone e lino: no assoluto al nylon. Inoltre, se non volete rinunciare all’attività fisica, fatela almeno negli orari più freschi: mattina presto e sera.
Attenzione, infine, ai primi segnali come spossatezza, mal di testa, sete intensa, crampi e tachicardia. È probabile che sia in corso un attacco di caldo intenso e vi consigliamo subito di bere a piccoli sorsi, magari di assumere qualche sostanza zuccherata e di tenere le gambe verso su per favorire l’afflusso di sangue al cervello.
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