Trump è stato ascoltato in aula durante il processo a suo carico (Credits foto: Ansa) - L'intellettualedissidente
L’ex presidente affronta l’ennesimo processo a suo carico. Ma intanto la Corte Suprema dice che si può candidare
L’ex presidente degli Sati Uniti, Donald Trump, sta affrontando l’ennesimo processo a suo carico, dopo le pesanti accuse di frode a cui deve rispondere.
Il leader dei repubblicani si dovrà infatti difendere dalle pesanti accuse che potrebbero minare, e non di poco, la sua corsa alla Casa Bianca. Tuttavia, la Corte Suprema fa un grande regalo all’ex presidente proprio nelle ore in cui sta per essere ascoltato dal Tribunale. Ecco che cosa sta succedendo.
Giornata importante sia per Donald Trump che per i suoi diretti rivali per la corsa alla Casa Bianca, prima di tutti l’attuale Presidente, Joe Biden. Il tycoon amicano è stato ascoltato in aula del Tribunale di New York durante la prima udienza del processo a suo carico. Le accuse nei suoi confronti, dei suoi figli e di alcuni suoi collaboratori, sono di frode relativa alla gestione dei suoi affari nell’ultimo decennio. Si tratta di un evento importante che farà comprendere fin dalle prime battute quale sarà l’andamento del processo e il futuro dell’ex presidente.
Donald Trump sta infatti cercando da tempo di politicizzare questo processo, investendo l’attenzione mediatica per apparire come vittima della “più grande caccia alle streghe di tutti i tempi”. Sono state infatti queste le parole di Trump rivolte ai giornali prima di entrare in aula, definendo “una farsa” l’udienza e l’intero processo che lo accusa di frode. L’ex presidente ha addirittura definito “razzista” Letitia James, la pm titolare dell’accusa, definendo la situazione come “uno show horror”. Affermazioni violente e in perfetto stile Trump che, però, non sembrano aver intimorito gli inquirenti, i quali saranno impegnati a dimostrare le accuse nei confronti del tycoon.
Secondo il procuratore Kevin Wallace, che ha aperto il processo, quelle che Trump avrebbero costruito negli anni sui loro business sarebbero state una “tela di menzogne“. L’ex presidente, insieme ad alcuni suoi familiari e collaboratori avrebbero infatti mentito sul reale valore di alcune proprietà immobiliari per portare avanti i propri affari. “Non importa quanto si è ricchi – ha commentato la procuratrice generale di New York, Letitia James – nessuno è al di sopra della legge“. Intanto, proprio mentre si sta svolgendo il processo, la Corte Suprema ha emanato una sentenza che va a favore di Trump. L’Alta Corte ha deciso che non può essere escluso dalla corsa alla rielezione alla Presidenza, bocciando il ricorso di Anthony Castro che accusa va Trump di aver partecipato all’insurrezione popolare avvenuta al Campidoglio il 6 gennaio 2021.
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