Velocar, ecco tutto quello che c'è da sapere (screenshot) - L'intellettualedissidente.it
Ecco cosa c’è da sapere in merito ai Velocar. A cosa stiamo andando incontro se guidiamo un’auto, così non ci saranno più segreti
Guidare un’auto comporta importanti responsabilità. Sia per la cura del proprio veicolo che per la sicurezza e l’incolumità delle altre persone presenti in strada. Ecco perché esiste il Codice della Strada, un insieme di leggi e regole volte a rendere più sicura la marcia tanto per i veicoli quanto per i pedoni e i ciclisti.
Uno dei più grandi grattacapi per chi si ritrova a guidare un’auto quotidianamente – e non solo – riguarda i limiti di velocità da rispettare. E soprattutto i rilevatori di velocità, come possono essere gli autovelox e i tutor. Ma c’è un’altra tecnologia alla quale presto ci troveremo a dover andare incontro: i velocar. Ecco cosa c’è da sapere su questi dispositivi in grado di intercettare anche i più furbetti.
Il Velocar è un nuovo dispositivo di monitoraggio della velocità su strada che si prepara ad arrivare anche in Italia. Il dispositivo prende il nome dal modello che lo utilizza ed è stato pensato per avere un radar e una fotocamera. Ecco perché bisogna stare molto attenti e informarsi al meglio su quello che è il suo funzionamento. Potreste rischiare di rimanere fregati, fare i “furbetti” non funziona più.
Il radar è infatti pensato per rilevare la velocità dei veicoli, mentre la fotocamera va a scattare le foto alle targhe dei mezzi incriminati. Un po’ come succede con i normali autovelox. La grossa differenza sta nel raggio d’azione, che avviene già 34 metri prima del punto in cui è stato montato il velocar.
Ecco perché rallentare in prossimità dei velocar potrebbe non essere sufficiente. Il sistema è stato pensato proprio per riuscire a intercettare eventuali superamenti dei limiti di velocità ben prima della zona di stazionamento del dispositivo. Va poi anche detto che questo device ha la possibilità di rilevare eventuali infrazioni di velocità in strada con massimo tre corsie, grazie al sistema radar multicorsia.
Ci troviamo dunque di fronte a un’evoluzione dell’autovelox classico, che potrà tornare utile in molte circostante per far sì che i limiti imposti dal Codice della Strada vengano rilevati. Secondo quanto emerso, potranno essere utilizzati anche in prossimità dei semafori per rilevare eventuali veicoli che transitano anche se è rosso.
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