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Tutti pazzi per le 50 lire Aratrice: se trovi quella giusta, ti paghi una vacanza All Inclusive in Grecia

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Simone Scalas

Vittorio Emanuele III è stato uno dei sovrani più significativi nella storia moderna dell’Italia. Regnante dal 1900 al 1946, ha governato durante un periodo di trasformazione tumultuoso, che ha visto l’Italia attraversare due guerre mondiali e profonde trasformazioni sociali e politiche interne.

Le monete coniate durante il regno di Vittorio Emanuele III non rappresentano solo un aspetto importante della numismatica italiana. Ma sono una finestra attraverso cui osservare il contesto storico e culturale dell’epoca. La moneta Aratrice (1910 – 1912) è una delle serie più preziose di monete coniate durante il regno di Vittorio Emanuele III. Caratterizzata da un design artistico e simbolico, questa serie rappresenta l’interesse del sovrano per l’agricoltura e il lavoro della terra, temi cruciali in un’Italia ancora largamente agricola all’inizio del XX secolo.

La moneta Aratrice presenta un design dettagliato sia sul dritto che sul rovescio. Sul dritto, si trova il semibusto del re in uniforme e testa nuda, rivolto verso sinistra, circondato dal suo nome e da un nodo di Savoia. Sul rovescio, un’immagine allegorica dell’Italia agricola è rappresentata con una figura che regge un aratro e un fascio di spighe, simbolo della fertilità e della prosperità agricola. Le caratteristiche tecniche, come il titolo dell’oro, il diametro e il peso, conferiscono a queste monete un valore sia artistico che economico.

Grande bellezza artistica

Tutti pazzi per le 50 lire Aratrice? È proprio così. La coniazione delle monete Aratrice avvenne tra il 1910 e il 1912 a Roma, riflettendo l’importanza dell’agricoltura nell’economia italiana di quel periodo. Queste monete circolavano ampiamente nel Regno d’Italia e rappresentavano non solo un mezzo di scambio, ma anche un simbolo del potere e dell’autorità del sovrano.

Oltre al loro valore economico e numismatico, le monete Aratrice di Vittorio Emanuele III rappresentano un capitolo importante nella storia italiana. Esse testimoniano l’impegno del sovrano nei confronti della prosperità nazionale. Oltre naturalmente a fungere da ricordo tangibile di un’epoca di profondi cambiamenti politici e sociali. La loro bellezza artistica e il loro significato simbolico le rendono oggetti di interesse non solo per i collezionisti. Sono desiderate anche da coloro che cercano di comprendere meglio il passato e la cultura dell’Italia del primo Novecento.

Tutti pazzi per le 50 lire Aratrice: le scambieresti con una vacanza in Grecia?

Coniata in 11.250 esemplari per le monete da 10, 20, 50 e 100 lire, l’Aratrice rappresenta il mondo contadino e produttivo italiano. Vittorio Emanuele III indossa la divisa nella raffigurazione, perché siamo alle porte della I Guerra Mondiale. La rarità della moneta è elevata. Quelle originali hanno prezzi che variano da 1.500 euro ai 2.500 sui siti di aste on line. La rarità è un elemento fondamentale, se pensiamo che il riconio porta la moneta a valere 3 euro. Quindi siamo davanti a un pezzo di tutto rispetto per collezionisti e appassionati. Se abbiamo in casa un esemplare simile e intendiamo venderlo, rechiamoci in un negozio di numismatica per il certificato. Quindi possiamo provare ad aumentare il prezzo inserendo l’inserzione su eBay o siti simili. Con il ricavato otterremmo l’equivalente di una vacanza in Grecia All Inclusive per una settimana.

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