Solo 4 azioni hanno chiuso la settimana al ribasso sul Ftse Mib
La settimana conclusasi il 12 luglio ha visto solo quattro azioni chiudere in territorio negativo: Campari (che ha registrato la perdita maggiore con un -1,7%), ENI (che ha perso l’1%), Generali Assicurazioni (-0,8% a seguito di raccomandazioni votate alla prudenza da parte degli analisti) e Banco BPM unico titolo bancario che ha perso lo 0,7%. Focalizziamo la nostra attenzione su quest’ultimo titolo azionario visto che il settore delle banche italiane ha chiuso con un rialzo superiore all’1%.
Nel corso della settimana appena conclusasi Banco BPM non è salito solo agli onori della cronaca finanziaria per una delle peggiori performance del listino principale, ma anche per le tensioni in corso tra la banca e i sindacati. Tensioni che potrebbero anche avere influenzato l’andamento negativo delle quotazioni.
Le tensioni tra Banco Bpm e i sindacati sono esplose in un conflitto legale. I sindacati FirstCisl, Uilca UIL e Fisac Cgil hanno presentato un ricorso congiunto accusando la banca di comportamento antisindacale. Questo conflitto è nato durante le negoziazioni di un piano che prevede oltre 1.600 uscite volontarie e 800 nuove assunzioni. I sindacati hanno abbandonato il tavolo negoziale in segno di protesta contro il rapporto di una nuova assunzione ogni due uscite. Banco Bpm ha deciso di procedere con le trattative anche senza un accordo sindacale, sostenendo di rispondere proattivamente alle richieste di pensionamento incentivato.
Attualmente, le trattative con Banco Bpm si svolgono su due fronti separati: uno con First Cisl, Uilca UIL e Fisac Cgil, e un altro, di minoranza, con Fabi e Unisin. I sindacati maggioritari, che rappresentano la maggioranza assoluta dei lavoratori, insistono sulla necessità di tutelare i diritti dei lavoratori tramite la contrattazione collettiva e il loro ruolo negoziale. Criticano la banca per ignorare sistematicamente la loro rappresentanza e sono determinati a ottenere relazioni sindacali corrette, rispettose e proficue.
Da un mese le quotazioni di Banco BPM si stanno muovendo all’interno del trading range 5,956 € e 6,437 €. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe favorire una ripresa della direzionalità. Lo scenario più probabile al ribasso è quello indicato in figura.
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