Sai davvero come servire pane e vino a tavola
Fare una bella figura è lo scopo di molti. Si cura l’aspetto fisico, si va spesso dal parrucchiere e si pensa ad abbellire la casa in molti modi. Quando si invita qualcuno a pranzo o a cena potrebbero sorgere dei dubbi. Scopriamo alcune semplici indicazioni e delle curiosità.
La domenica è il giorno in cui si ha più tempo per noi e la nostra famiglia. Ci si rilassa e abbiamo anche più ore a disposizione per preparare piatti succulenti. Magari sistemiamo sulla tavola una tovaglia della nonna e un bel servizio di posate. Se abbiamo ospiti senza dubbio cercheremo di pulire con più attenzione la casa e penseremo a un ricco menù.
Il punto dolente per molti però sarebbe l’apparecchiatura o altro. Forse già sappiamo come disporre cucchiaio e forchetta. In breve, a destra del piatto il coltello va posto con la lama rivolta ad esso. L’eventuale cucchiaio accanto e all’esterno. A sinistra andranno le forchette in ordine d’uso dall’esterno all’interno. Per quanto riguarda in particolare il pane, ci sarebbero delle regole del Galateo che bisognerebbe seguire.
Innanzitutto, acquistiamo dei piccoli panini. In alternativa, se abbiamo delle pagnotte, tagliamole a fette. I panini andranno posti su piattini a sinistra del commensale, magari con accanto dei grissini. Le fette di pane mettiamole nei cestini. In generale, il pane verrà mangiato solo durante il pranzo evitando la popolare “scarpetta”. Per quanto riguarda i bicchieri, di solito vanno posti in obliquo partendo dalla punta del coltello. Il più vicino sarà quello del vino bianco o rosso e il più grande e lontano sarà quello dell’acqua.
Spetterebbe al padrone di casa stappare il vino. Se sono in programma alcuni tipi in base all’abbinamento, si porteranno uno alla volta. Secondo il bon ton si servono prima le donne e poi gli uomini in ordine di età. Si versa il vino nei bicchieri appositi a circa un terzo. Sarebbe corretto pulirsi le labbra con il tovagliolo sia prima che dopo aver bevuto. Ora sai davvero come servire pane e vino a tavola. A proposito di tovagliolo, lo posizioneremo all’inizio sul piatto. Va a sinistra dopo le forchette solo se abbiamo già preso un antipasto prima di sederci. Nel corso dei secoli ci si puliva la bocca con un po’ di pane o un lembo della tovaglia. Sembrerebbe che fu solo verso il Quattrocento che cominciò a comparire sulla tavola un pezzo di stoffa apposito. Sarebbe stato un sostenitore del tovagliolo Leonardo, amante della pulizia e dell’ordine Si dedicarono pure dei trattati su come piegarlo, come quello di Mattia Giegher del 1639.
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