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Olio di semi, non è mica tutto uguale: ecco quale usare in base a quello che cucini

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Samanta Airoldi

Si parla moltissimo di olio extra vergine di oliva ma non si dà la dovuta importanza all’olio di semi. Vediamo le diverse varietà e quale scegliere in base a quello che dobbiamo cucinare.

In Italia abbiamo un oro meraviglioso che dovrebbe valere ancora più dell’oro vero e proprio: si tratta del nostro olio extra vergine di oliva. Si tratta di un prodotto eccezionale non solo a livello di gusto ma, ancor più, per motivi di salute: è una miniera di vitamine, grassi buoni e sostanze antiossidanti.

donna che versa dell'olio in una padella
Olio di semi, non è mica tutto uguale: ecco quale usare in base a quello che cucini/lintellettualedissidente.it

L’olio extra vergine di oliva è uno dei migliori amici della salute del cuore, i medici consigliano di privilegiarlo rispetto a qualunque altro condimento in cucina. Tuttavia non si può usare proprio sempre per tutte le pietanze. O meglio: forse si potrebbe anche ma, in virtù del suo gusto deciso, potrebbe sovrastare il sapore degli altri ingredienti all’interno di certe pietanze. In questi casi molti preferiscono usare l’olio di semi.

Già ma quale? Si fa presto a dire olio di semi ma non ne esiste solo uno e ogni varietà ha proprietà specifiche che la rendono adatta a certi piatti piuttosto che ad altri, a certe cotture ma non ad altre. Per non combinare guai, occorre conoscere le diverse varietà di oli di semi e, soprattutto, sapere quando usare una o l’altra.

Olio di semi: varietà e quando usarle

Si fa presto a dire olio di semi: le varietà sono tante e bisogna conoscerle per capire quando usare una e quando usare l’altra. Diversamente si rischia di combinare guai ai fornelli e rovinare le nostre pietanze.

persona che frigge delle crocchette
Olio di semi: varietà e quando usarle/lintellettualedissidente.it
  • Olio di semi di girasole. Uno dei più comuni che possiamo trovare in tutti i supermercati. Ha un sapore neutro: non è adatto per condire a crudo ma è ottimo per le fritture a media temperatura. Se, invece, dobbiamo friggere ad alte temperature occorre scegliere la varietà alto oleico che ha un punto di fumo più alto.
  • Olio di semi di arachidi. Non indicato, naturalmente, per chi è allergico alla frutta secca. Per il resto, avendo un punto di fumo molto alto, è il migliore per friggere ad alte temperature.
  • Olio di mais. Ricchissimo di grassi Omega 6. Non va bene per friggere né per rosolare ma, grazie al sapore molto delicato, può essere usato per condire a crudo le verdure, il pesce e le carni bianche. Ottimo anche per preparare dolci.
  • Olio di soia. Da qualche tempo è sempre più diffuso in tutti i supermercati. Non può sostituire del tutto l’olio extra vergine di oliva ma può diventare, qualche volta, una valida alternativa per chi ama i sapori più delicati.
  • Olio di semi di lino. Si tratta di un prodotto molto particolare, dal gusto neutro. E’ una fonte preziosa di Omega 3. Va usato rigorosamente a crudo e, a differenza di tutti gli altri oli, va conservato nel frigorifero.
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