Tra gli alimenti che, negli ultimi anni, sono aumentati di più di prezzo, c’è sicuramente l’olio extra vergine di oliva. Ma quanto dovrebbe costare un buon olio? Gli esperti finalmente vuotano il sacco.
Ci saremo accorti tutti degli aumenti di prezzo importanti che si sono abbattuti sui generi alimentari dal 2022 ad oggi. La ragione degli incrementi è in buona parte da ricercarsi nell’inflazione ma non solo. Anche i cambiamenti climatici hanno giocato – e continuano a giocare – un ruolo di primaria importanza.

Siccità prolungate a cui seguono alluvioni, di certo, non agevolano i raccolti di frutta e verdura e questo incide sul prezzo finale. Tra i cibi che sono maggiormente aumentati c’è sicuramente l’olio extra vergine di oliva: il nostro “oro” italiano, un cibo di cui non si può fare a meno. E non possiamo farne a meno non solo perché è buono ma, soprattutto, perché fa bene alla salute.
Dal 2022 ad oggi il prezzo dell’olio ha sfiorato rincari anche del 50%. In pratica una bottiglia che prima costava 6 euro ora può costarne pure 9. Più volte ci siamo chiesti se questi aumenti di prezzi siano giustificati. Gli esperti, finalmente, hanno vuotato il sacco e hanno svelato quale dovrebbe essere il prezzo giusto di un olio evo italiano nel 2025.
Olio di oliva: ecco quanto dovrebbe costare
Entrare al supermercato ormai è come entrare in un campo di battaglia visti i continui incrementi sui prodotti alimentari. Uno degli alimenti che sono saliti maggiormente di prezzo è l’olio extra vergine di oliva con rincari anche del 50%. Ma quanto dovrebbe costare un buon olio evo? Scopriamolo assieme.

Quando parliamo di prezzo dell’olio extra vergine di oliva, ci riferiamo naturalmente ad un olio 100% italiano e, quindi, proveniente da uliveti italiani, lavorato e imbottigliato interamente nel nostro Paese. Questo è bene specificarlo in quanto, tra un paese e l’altro – anche all’interno dell’Unione Europea – le differenze possono essere moltissime in termini di costi di produzione.
Secondo Alberto Grimelli, fondatore del Teatro Nazionale che da anni si occupa di analizzare i conti dell’olivicoltura in Italia, nel 2025, un buon olio 100% made in Italy non può costare meno di 17 euro. Nella cifra, infatti, dobbiamo includere anche il margine di profitto dei supermercati. Comprandolo direttamente dal produttore il prezzo può scendere ma tenendo conto del margine di guadagno del supermercato un olio 100% italiano non può scendere sotto i 17 euro.
Infatti occorre calcolare le spese per la concimazione e l’irrigazione degli oliveti, le spese per la potatura, per i trattamenti fitosanitari, per la raccolta delle olive, per la molitura, per il confezionamento e anche per le etichette. A tutto questo sommiamo poi, come anticipato, il margine di profitto dei supermercati e si arriva facilmente a 17 euro al litro. Se troviamo oli a 6 euro una cosa è sicura: non sono 100% italiani. L’esperto, infatti, puntualizza, che un buon extra vergine italiano, anche comprandolo direttamente dal produttore, non può mai scendere sotto gli 8 euro a litro.
