Ecco come si mangiava la pasta nel Settecento
La pasta è il cibo italiano per eccellenza. Si tratta forse della specialità più nota in assoluto della nostra cucina assieme alla pizza e di cui esistono addirittura trecento varietà. La si consuma a pranzo come prima portata, ma c’è chi la preferisce a cena, meglio se accompagnata da un po’ di formaggio grattugiato. Almeno nel nostro Paese, però, chiunque la mangia con la forchetta. Sorprenderà dunque sapere che non è sempre stato così e anzi, nel Settecento veniva mangiata in un altro modo. Scopriamo come.
Qual è l’origine della pasta? Sembra che sia avvolta nel mistero. C’è chi dice addirittura che fu scoperta in Cina da Marco Polo e che sia stata poi portata in Europa.
Tuttavia, come riporta la Treccani, già nel 1154 esistevano degli antesignani dei moderni spaghetti e cioè i Tria, un prodotto tipico della Sicilia e precisamente di Travia, una località che si trova nei pressi di Palermo. Già gli antichi romani, invece, cucinavano le ‘’lagane’’, che sono invece delle antenate delle amatissime lasagne, un altro dei piatti più noti della nostra tradizione culinaria.
Il fatto che la pasta venga acquistata essiccata, invece, è merito dell’ingegno degli arabi che, dovendola trasportare, dovettero inventare un modo per far sì che si conservasse a lungo e che non si deperisse durante i viaggi. Quindi, le origini della pasta così come la conosciamo oggi non sono del tutto italiane, anzi.
Giungiamo quindi a tempi relativamente più recenti. Nel Settecento la pasta, almeno a Napoli, era un vero e proprio streetfood.
Pertanto, si consumava non con la forchetta ma con le mani. A pensarlo oggi sembra assurdo, perché siamo abituati a mangiare caldarroste, arancini e anche crocché e frittatine con le mani, ma mai penseremmo di farlo con la pasta. Eppure, questo è proprio quello che accadeva trecento anni fa.
Quindi, viene scontato chiedersi quando nacque la forchetta così come la conosciamo oggi. La risposta è semplice: proprio all’inizio del Settecento, quando questa posata – che già esisteva – fu perfezionata. Infatti, fu di un ciambellano napoletano l’idea di far diventare quattro i due rebbi che la caratterizzavano. L’invenzione si diffuse presto nel resto d’Italia e successivamente del Mondo.
In sostanza, non sempre cose che diamo per scontate lo sono così tanto, se si considera che in passato la pasta veniva mangiata con le mani.
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