I social possono dare dipendenza
Non c’è nessun dubbio sul fatto che i social possono dare dipendenza, ma ecco che cosa succede in particolare al nostro cervello quando scrolliamo le home dei social network.
Se pensiamo a venti anni fa nessuno si sarebbe immaginato di poter stare ore ed ore su uno smartphone e poter vedere tutto quello che riguarda il Mondo. Invece, nell’ultimo ventennio questo è stato possibile e adesso quasi fuori controllo. Infatti, si parla sempre di più del fatto che i social possono dare dipendenza e che i giovani, ma anche gli adulti, passino troppo tempo sullo smartphone. Ma che cosa accade al nostro cervello, perché siamo portati a rimanere sempre di più in questo circolo? Oggi capiremo un po’ meglio l’argomento con l’aiuto degli esperti.
Da quando le persone sono diventate ossessionate da Facebook prima e poi da tante altre piattaforme, gli esperti hanno deciso di indagare che cosa succede al cervello e quali possono essere le conseguenze. Qualcosa succede ed è indipendente da noi, questo è chiaro, ma che cosa avviene in particolare? Chi ha studiato le interazioni delle persone con i social, ha scoperto che si attivano alcuni meccanismi particolari in alcune aree specifiche del cervello.
In particolare, alla base della dipendenza c’è la gratificazione. Il like, il commento, il trovare persone che la pensano come noi, e tutta una serie di questi fattori, danno alla persona un senso di gratificazione immediato che lo porta ad esserne dipendente. Questo perché uno stimolo gratificante va ad agire sull’area tegmentale ventrale che rilascia dopamina verso il nucleo accumbens.
La dopamina è una sostanza che ci fa provare piacere. È il neurotrasmettitore che svolge il ruolo chiave nelle dipendenze del gioco e dello shopping, secondo gli studiosi. La stessa cosa avviene nei social. Oltre ai like, ai commenti, al senso di essere considerati e di essere parte di qualcosa, c’è anche una grande dose di imprevedibilità che movimenta le cose.
Dunque, i social usano dei trucchetti per invogliare le persone a rimanere nel sistema. C’è il continuo vedere che cosa fanno gli altri, c’è il continuo paragone con gli altri. Ci sono alcuni studi in merito che riferiscono di un abbassamento del benessere soggettivo della persona in relazione all’uso dei social network. Non solo, ma a lungo termine questa dipendenza può influire sulla materia grigia del cervello. Questa zona è responsabile dell’autocontrollo, delle emozioni e delle decisioni.
Gli esperti ci consigliano di prendere in mano la situazione, di non credere che quello che si vede sui social corrisponda alla vita reale delle persone. Inoltre, non bisogna commettere l’errore di essere passivi, ma di usare i social in maniera attiva decidendo chi o cosa seguire. Potrebbe aiutare silenziare le notifiche e darsi un certo limite di tempo per stare a scrollare le home dei social network.
Hai mai visto il garage di Cristiano Ronaldo? Una roba da perdere la testa, con…
La nuova iniziativa Amazon che ha lasciato tutti a bocca aperta: affrettati, c'è tempo fino…
WhatsApp e le continue truffe che circolano ti hanno proprio stancato? Ti svelo 3 App…
Truffa Agenzia delle Entrate, l'Ente predisposto alla riscossione delle imposte mette ancora una volta in…
Anche tu detesti pulire casa? Forse non è solo perché sei pigro, potrebbe esserci un'altra…
Vi siete mai chiesti quanto guadagnano i sacerdoti in Italia? Non potete nemmeno immaginarlo: cifre…