Deodornati, alcuni sono rischiosi per la salute - Intellettualedissidente.it
Nella scelta dei deodoranti da usare per neutralizzare l’odore di sudore, bisogna prestare attenzione all’etichetta: se c’è questo elemento rischi grosso.
Con il numero crescente di marchi di deodoranti che pubblicizzano in modo prominente i loro prodotti come privi di alluminio, è facile capire come si possa concludere: alluminio, cattivo, privo di alluminio, buono.
Ma, chiunque passi un po’ di tempo a cercare di decifrare le etichette e le descrizioni degli ingredienti per la cura personale, sa che non è sempre così che funziona il marketing di bellezza.
Quindi, il deodorante privo di alluminio è qualcosa che tutti dovremmo cercare per la nostra sicurezza collettiva? O si tratta di un caso di risoluzione dei problemi di marketing di bellezza per un problema che in realtà non esiste?
I deodoranti sono progettati per ridurre al minimo, neutralizzare e mascherare l’odore delle ascelle – non per fermare effettivamente il sudore – e non sono regolamentati come farmaci, il che significa che nessuno controlla quali ingredienti sono nelle loro formule.
Questo non è vero per gli antitraspiranti, che bloccano il sudore: sono classificati come prodotti farmaceutici da banco e sono regolamentati dalla FDA.
Quindi, sebbene qualsiasi cosa spalmata sulle nostre ascelle sia comunemente chiamata deodorante, c’è una distinzione, e l’alluminio è al centro di quella distinzione: qualsiasi prodotto che si definisce antitraspirante avrà dell’alluminio da qualche parte sull’etichetta.
I sali di alluminio sono stati a lungo la principale categoria di ingredienti utilizzati nei prodotti antitraspiranti a causa dei loro doppi benefici. Questi sali si dissolvono nel sudore e alla fine formano un tappo temporaneo nella ghiandola sudoripare per prevenire la sudorazione. Agiscono anche come antimicrobico, che aiuta a controllare i batteri che causano cattivi odori.
I sali di Al, principalmente Al-cloridrato (ACH), sono eccipienti ampiamente utilizzati nei deodoranti/antitraspiranti ascellari che bloccano i dotti sudoripari, dopo l’applicazione, quando si converte in Al-idrossido insolubile.
Recenti studi in vitro che utilizzano la linea cellulare di cancro al seno MCF-7, per la prima volta, alludono al possibile ruolo dell’Al nel tumore. Questi studi mostrano che l’Al-cloridrato può aumentare le proprietà migratorie e invasive delle cellule del cancro al seno dopo un’esposizione a lungo termine (32 settimane).
A confermare ciò ci pensa –purtroppo – anche la Fondazione Veronesi.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per studiare la traduzione dei risultati in vitro in vivo, tali studi danno un senso di urgenza alla riduzione della concentrazione di metalli negli antitraspiranti e nei prodotti cosmetici correlati.
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