Il fumo fa male, ecco il nuovo motivo - Lintellettualedissidente.it
Convincere un accanito fumatore di gettare le sigarette una volta per sempre è una mission impossible. Noi ci proviamo rendendo nota l’ultima allarmante scoperta.
Il fumo è una dipendenza difficile da eliminare. Nonostante i fumatori sappiano quali gravi problemi di salute potrebbero dover affrontare non riescono a dire addio alle sigarette.
A causa dei livelli di dopamina rilasciata durante l’atto del fumare, smettere di farsi del male risulta molto complicato. La dipendenza è tenace e le miglior motivazioni spesso non bastano per interromperla. Tra i fattori di rischio del fumo c’è il cancro. Basterebbe solo questa affermazione a dover convincere i fumatori dell’errore che stanno compiendo. Aggiungiamo che ogni anno nel mondo il fumo uccide 8 milioni di persone (7 milioni per consumo diretto, 1 milione per esposizione passiva). Non si fa del male solo a sé stessi ma anche a chi sta intorno, anche ai bambini.
Il fumatore deve capire che i vantaggi dello spegnere l’ultima sigaretta sono molteplici. Si tutelerà la propria salute e quella dei familiari, si risparmieranno cifre importanti, il proprio aspetto ne beneficerà (pensate ai danni del fumo come l’alito cattivo, le macchie sulle dita, la maggiore peluria sul viso, i denti gialli). Ora si aggiunge un altro vantaggio grazie ad un’ultima scoperta scientifica.
La realtà è che il fumo fa invecchiare più velocemente. Accorcia le estremità dei cromosomi che sono notoriamente legate alla capacità delle cellule di ripararsi.
I ricercatori hanno letto questa nuova interpretazione nel DNA e nei cromosomi. A causa del fumo i telomeri si accorciano in fretta impedendo alla cellula di rigenerarsi e ridurre l’invecchiamento. Lo studio è stato presentato al Congresso Internazionale 2023 della Società Europea per la Medicina Respiratoria. Il risultato della ricerca è chiaro. Smettendo di fumare si riduce notevolmente il rischio di invecchiare prima del tempo.
Tutto dipende dalla lunghezza dei telomeri che già agiscono su altre patologie come quelle cardiovascolari, il diabete, la perdita del tessuto muscolare. Ora si è riscontrato un collegamento anche con il fumo. La ricerca ha analizzato i dati genetici di circa 500 mila persone e confermato come fumare comporta un accorciamento dei telomeri dei cromosomi presenti nei globuli bianchi. Più sigarette si fumano più la lunghezza diminuisce.
Negli ex fumatori, invece, non si riscontra una riduzione significativa ma solamente lieve. Bisogna smettere di fumare subito, dunque, per non rischiare di invecchiare prima del tempo e per tutelare in generale la propria salute.
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