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Brindisi al veleno se compri questi vini: la nuova analisi del Salvagente fa tremare

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Samanta Airoldi

Siamo ufficialmente entrati nel periodo delle feste e delle cene per farsi gli auguri. Ma attenzione al vino con cui brindare: alcuni contengono una marea di pesticidi e microplastiche.

Dicembre è il mese dei brindisi per eccellenza: si comincia intorno all’8 mentre si fa l’albero e si termina il 31 a mezzanotte per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. A dicembre, infatti, oltre al cenone della Vigilia, al pranzo del 25 e al veglione, ci sono tutte le varie cene per farsi gli auguri con amici e colleghi.

persone che brindano con dei calici di spumante
Brindisi al veleno se compri questi vini: la nuova analisi del Salvagente fa tremare/lintellettualedissidente.it

E ad ogni cena via di brindisi. Del resto che festeggiamenti sarebbero se non ci fossero delle belle bollicine? Ma attenzione a non esagerare. E non solo perché eccedere con gli alcolici non fa bene a causa dell’alcol che contengono, ma anche per un altro motivo. Molti vini sono pieni zeppi di Pfas, cioè microplastiche e pesticidi.

A svelarlo una nuova indagine del Salvagente che fa davvero tremare. Alcuni dei marchi di prosecco più noti e che tutti abbiamo sempre acquistato senza preoccupazione, contengono una marea di microplastiche che possono accumularsi nel corpo con gravi conseguenze per la nostra salute. Insomma rischiamo di brindare con del veleno nel calice senza saperlo.

Vini pieni di pesticidi: ecco le marche più contaminate

Gli Pfas – microplastiche – ormai sono ovunque, anche nel cibo che consumiamo o nei vini con cui brindiamo durante le feste. La nuova indagine condotta dal Salvagente fa davvero tremare. Di seguito scopriamo quali sono le marche maggiormente contaminate da Pfas e pesticidi.

bottiglie di spumante dentro al ghiaccio
Vini pieni di pesticidi: ecco le marche più contaminate/lintellettualedissidente.it

Essendo ormai ufficialmente iniziato il periodo dei brindisi il prosecco, il Salvagente ha pensato bene di analizzare alcune delle marche più famose che si trovano nei vari supermercati. Sono state prese in esame ben 15 etichette e i risultati sono a dir poco allarmanti. Le marche analizzate sono le seguenti:

  • Cinzano
  • Bolla
  • Mionetto
  • Astoria
  • Carpenè Malvolti
  • La Gioiosa
  • Bernabei
  • Valdo
  • Maschio
  • Martini
  • Casa Sant’Orsola
  • Bortolomiol
  • Villa Sandi
  • Allini di Lidl
  • Meolo di Eurospin

Si tratta, dunque, di etichette molto comuni e reperibili in tutti i supermercati o discount. Un po’ per tutti i gusti e per tutte le tasche: almeno una di queste marche sicuramente è finita o finirà nei nostri calici. Nessun marchio tra i 15 sopra menzionati è risultato essere esente da pesticidi: in tutti sono state trovate tracce benché ancora sotto i limiti previsti dalla Legge europea.

La situazione si aggrava se, però, dai pesticidi passiamo agli Pfas, le microplastiche che si accumulano nel corpo e che, alla lunga, potrebbero causare l’insorgenza di malattie serie nonché compromettere la fertilità. Il prosecco con più Pfas è risultato essere quello di Bolla con 59 mg/l mentre quello che ne ha meno è il Bortolomiol con 30 mg/l. Si tratta di quantità ad oggi ammesse ma che, a partire dal 2027 – con l’entrata in vigore di un nuovo decreto dell’Unione europea- saranno considerate ampiamente sopra il limite ammesso.

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